Roma / Uncem Lazio: “Emergenza montagna, occorre la prevenzione”

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ROMA – “La montagna può essere una risorsa o un grande problema. Può offrire occupazione per i nostri giovani e ricchezza oppure può diventare un enorme dispendio di risorse senza ottenere risultati”. Lo afferma il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci che spiega: “I tragici eventi di queste ore, dovuti alla congiunzione tra forti nevicate e terremoto, ci raccontano di paesi rimasti isolati, soccorsi molto difficoltosi, bestiame disperso, decine di migliaia di cittadini privi di energia elettrica e riscaldamento. Dobbiamo sapere però che l’inverno in montagna, anche senza l’eccezionalità degli eventi calamitosi, comporta sempre interventi eccezionali, un intero sistema di manutenzioni particolari. Anche l’estate in montagna comporta generalmente emergenze da gestire, come la viabilità e soprattutto gli incendi boschivi. Il nemico da combattere è l’emergenza che purtroppo ha una sua drammatica continuità nelle zone montane, anche senza gli eccessi climatici che vediamo in questi giorni. Tale emergenza costa tantissimo alle casse pubbliche e non produce effetti soddisfacenti. Noi invece proponiamo una prevenzione strategica in termini assoluti più economica e funzionale. Per questo l’Uncem Lazio si batte per ristabilire un concetto fondamentale: il controllo ed il governo del territorio montano è la priorità di ogni politica locale anche a livello nazionale, semplicemente perché su 8000 comuni quelli montani sono 4327, cioè la loro larga maggioranza. Inoltre destabilizzare continuamente, sull’onda delle mode mediatiche, i governi dei territori montani con continui tentativi di emarginazione, sottovalutazione, addirittura chiusura, anziché agire affinché quei presidi funzionino a dovere, è un errore marchiano che genera costi aggiuntivi e non produce effetti positivi. La montagna produce buona economia e lavoro se considerata come il patrimonio che è, produce disastri e spreco di denaro se si continua sulla strada dell’abbandono e della marginalizzazione; se si impedisce di programmare gli interventi in cambio di un falso risparmio di risorse. Per governare la montagna, proteggere le genti che la abitano, custodire i suoi tesori e mettere a frutto un’economia che può essere fiorente, occorre consolidare l’ente di riferimento che oggi è l’Unione di Comuni Montani, semplificare la sua governance, destinare le risorse necessarie per creare lavoro, per risparmiare e rilanciare il Sistema Italia che in montagna ha le sue radici. Nel Lazio il recente provvedimento regionale di trasformazione delle Comunità Montane in Unioni di Comuni Montani, va nella giusta direzione; bisogna però essere vigili affinché la burocratizzazione dei vari passaggi attuativi non ne rallenti o vanifichi le finalità. L’Uncem Lazio è in campo anche per questo – conclude il presidente Achille Bellucci – contiamo in tempi rapidi di avviare le procedure di legge e dimostrare quanto sia opportuno ed insostituibile il ruolo degli enti montani”.