Gaeta / Dalla Regione Lazio 10.000 euro per Sciusci e Ciaramelle, progetto comprensoriale di eventi natalizi

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GAETA – La Regione Lazio plaude a Sciusci e Ciaramelle e attribuisce all’iniziativa un finanziamento di 10.000 euro, riconoscendo la strategia vincente di questa programmazione comprensoriale di eventi natalizi, nata dal progetto di rete, creato dai Comuni del Golfo di Gaeta e delle Isole Ponziane (Formia, Gaeta, Itri, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Minturno, Castelforte, Ponza, Ventotene), che vede la Municipalità di Gaeta nel ruolo di capofila.
Si tratta di fondi della Governo Regionale guidato da Nicola Zingaretti, fatti pervenire al Comune di Itri, ma a favore della valorizzazione del patrimonio delle tradizioni popolari delle città dell’intero comprensorio, attraverso l’Assessorato Regionale al Turismo diretto da Massimiliano Smeriglio che riveste anche il ruolo di Vice Presidente Regionale.

Il Vice Presidente Smeriglio partecipò insieme ai primi cittadini, o delegati, dell’area territoriale considerata, dei Consiglieri Regionali Enrico Forte e Rosa Giancola, del Direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo, Elisabetta Longo, alla presentazione del calendario di eventi “Sciusci e Ciaramelle”, svoltosi lo scorso 16 dicembre, nell’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Gaeta.

Una programmazione di manifestazioni molto varia caratterizzata dalla forte presenza di segni identificativi della cultura locale. Segni che si individuano nelle feste e nelle cerimonie e che conservano ancora tratti di ritualità antiche, vissute con grande partecipazione popolare. Tanti gli eventi e tra questi i caratteristici Presepi viventi, le Novene che si celebrano all’alba dal 16 al 24 dicembre nella Chiesa di Santa Maria ad Martyres di Maranola di Formia, eseguite con l’accompagnamento di un’orchestra di zampogne e di un organo antico; gli Sciusci, i canti tipici di questua in onore di San Silvestro, eseguiti la sera del 31 nelle vie di Gaeta da gruppi spontanei, accompagnandosi con vari strumenti a percussioni. Ad ogni cerimonia è collegata la consumazione di cibi rituali, in particolare i dolci che ancora vengono preparati con antica sapienza nelle case e nei ristoranti. Grazie alla sinergia fra Enti ed Associazioni e l’Agenzia regionale del Turismo della Regione Lazio, anche quest’anno i nove Comuni del Golfo hanno, dunque, ricreato un Progetto di rete che ha lo scopo di valorizzare le specificità di ogni evento, inserendolo in un contesto comprensoriale. Alla luce di questa nuova prospettiva, la seconda edizione di Sciusci e Ciaramelle riassume i connotati di un originale Festival spontaneo, caratterizzato da un ricco calendario di manifestazioni che si susseguono in ogni comune del Golfo. Il programma, così ben armonizzato, dà la possibilità ai residenti di conoscere più a fondo le proprie radici e al turista curioso di compiere un “viaggio” attraverso i luoghi, la storia, le tradizioni culturali del Distretto del Golfo di Gaeta e isole Ponziane.

Per i Sindaci di Gaeta ed Itri, rispettivamente Cosmo Mitrano ed Antonio Fargiorgio, il finanziamento alla programmazione di Sciusci e Ciaramelle 2016, ottenuto dalla Regione Lazio: “E’ espressione di fiducia verso questo progetto di rete comprensoriale di cui si riconosce la validità ai fini della valorizzazione turistica territoriale. I fondi concessi rappresentano anche un importante input a proseguire nella strada intrapresa. Da due anni ci siamo uniti per lavorare insieme alla definizione di politiche comprensoriali per lo sviluppo turistico locale dell’area del Basso Lazio, promuovendo in piena sinergia e condivisione programmi di manifestazioni natalizie, pasquali ed estive. Non è stato facile, ma con impegno e determinazione siamo andati avanti, superando, con vero spirito di squadra, diversi ostacoli. Le nove città del comprensorio costituiscono un ampio bacino territoriale che sta lavorando per proporsi sulla piattaforma nazionale come attrattore turistico unico, puntando sulle singole specificità, presentate in una cornice comune. Ogni città in questo contesto opera alla pari con tutti gli altri, condividendo le radici culturali più profonde delle singole comunità. Tutti insieme abbiamo posto le basi di un processo destinato a svilupparsi coinvolgendo le città del Golfo e le Isole Ponziane in politiche comprensoriali di sempre maggior respiro”.