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Formia / Rifondazione Comunista sul campo accoglienza: “Il Comune risparmia sul tendone”

Formia Politica

FORMIA – “Che triste è quella città i cui amministratori strumentalizzano le disgrazie altrui per giustificare la propria incapacità. E’ quello che è avvenuto proprio a Formia nei giorni scorsi, dove l’attuale amminisitrazione comunale non è stata in grado di finanziare l’allestimento di un campo di accoglienza nell’area del Molo Vespucci, in cui le persone senza fissa dimora possano trovare un letto dove dormire al caldo durante le fredde notti di queste settimane”. Lo dichiara il Circolo “Enzo Simeone” del partito della Rifondazione Comunista di Formia.

“Infatti quest’anno – continua la nota – a finanziare l’intervento non sarà il comune di Formia ma il distretto socio sanitario Formia-Gaeta, cioè i soldi verranno presi dai finanziamenti regionali che normalmente si usano per sostenere gli interventi e i servizi integrati a livello sociale e sanitario per la popolazione del sud pontino.
Ancora una volta l’attuale amministrazione non solo è interveuta in palese ritardo e solo dopo il decesso di un senzatetto, proprio nell’area del porto, ma si prende pure meriti non suoi, come del resto ha fatto per i rimborsi per i libri di testo (fondo regionale) o per il contributo per gli affitti (contributo regionale).

Ma l’incapacità, o il menefreghismo, dell’amministrazione si evince dal comunicato stampa di un solerte capo di gabinetto di turno che – in tutta la sua bieca e strumentale ridondanza – ci informa, dopo un gratuito excursus sulla vita privata del povero deceduto, tra l’altro pieno di inesattezze, che il dormitorio verrà aperto a partire dal 2 gennaio, poiché, testuali parole: “…. noi dell’amministrazione abbiamo preferito rinviare l’apertura all’inizio del prossimo anno perché si possa coprire il periodo più freddo che a formia tradizionalmente parte dal mese di gennaio fino alla fine di marzo”. Come a dire che l’attuale amministrazione comunale ha deciso che fino al 2 gennaio i senzatetto di Formia di notte non devono, e non possono, sentire freddo e lo fanno comunicare al capo di gabinetto di turno.

Lascia perplessi il fatto che un comune che si permette di spendere 70mila euro per una ridicola gara tra motoscafi, 50mila per produrre mediocri filmetti per la tv, decine di migliaia per un’illuminazione pubblica tanto avveniristica quanto inefficace, non è in grado di garantire ad una decina di senzatetto neanche una tenda da campo per le notti più fredde.

Sarebbe bastato che il comune avesse stanziato un paio di migliaia di euro del tanto glorificato milione risparmiato del bilancio 2015, per garantire ai senzatetto un riparo accogliente anche per il mese di dicembre, che non ci risulta essere meno freddo degli altri, per quanto possa vociare il porta voce del sindaco dal suo gabinetto. Purtroppo è cosa evidente che per gli attuali amministratori comunali le priorità sono ben altre.

Dalla lettura della delibera n° 357/16 si scopre poi che la stessa è immediatamente eseguibile, per cui è inspiegabile che venga indicata perentoriamente una data a così lungo termine per l’apertura e la messa in funzione del tendone. Non è che dobbiamo attenderci dell’altro?

Una situazione che tra l’altro viene impropriamente definita emergenziale quando invece si ripropone puntualissima ogni inverno. Per il resto dell’anno invece permane la totale assenza di impegno – da parte delle istituzioni – a pianificare politiche sociali e interventi efficaci che facciano fronte a situazioni come questa, come per esempio la realizzazione di una struttura permanente da adibire a ostello o a dormitorio pubblico. Se non ora quando?”