Furto di 4.500 litri di carburante all’oleodotto Eni Gaeta – Pomezia, arrestati in due

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SABAUDIA – Nella mattinata odierna carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Latina, a conclusione di articolata attività investigativa, condotta in collaborazione con la stazione carabinieri di Sabaudia e coordinata dal sostituto Procuratore della procura della repubblica di latina Giuseppe Miliano, hanno tratto in arresto Volkovs vladislav, 40 anni, di nazionalità lituana e Markov andrey, 47 anni, di nazionalità russa. I predetti, colpiti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di latina Pierpaolo Bortone, sono stati individuati come i responsabili del danneggiamento di una tubatura dell’oleodotto dell’Eni Gaeta–Pomezia, ubicato in Sabaudia, strada Migliara 46, grazie al quale si erano impossessati di 4.500 litri di gasolio commerciale.

I fatti risalgono al 22.10.2015 quando i militari della stazione di Sabaudia rinvennero, all’interno di una struttura industriale in disuso, un impianto abusivo artigianale di aspirazione e deposito di carburante costruito grazie ad un sistema di elettropompaggio elettrocomandato che aveva sversato in alcune cisterne circa 4.500 litri di gasolio aspirati grazie ad un sistema di pompaggio elettrocomandato.

Tale impianto era collegato ad un tubo esterno innestato sull’oleodotto. I due cittadini extracomunitari erano stati già arrestati il 22 marzo 2016 in flagranza di reato per la stessa tipologia di delitto. Infatti in quella occasione nella via di Gorgolicino di Latina all’interno di un capannone apparentemente abbandonato veniva rinvenuto un impianto identico a quello di Sabaudia che i due avevano allestito appositamente per stoccare il carbolubrificante della vicina condotta Eni.

Le indagini, supportate anche da accertamenti tecnici espletati in sinergia con il reparto “Ris” di Roma dimostravano che i due episodi descritti fossero fra loro collegati. In entrambe le circostanze era stato utilizzato un complesso dispositivo, che consentiva di manovrare il convogliamento del carbolubrificante anche a distanza e bypassare i sistemi di monitoraggio dell’Eni. Il gasolio asportato veniva convogliato in apposite sacche che venivano svuotate periodicamente.

L’operazione conferma l’efficacia della collaborazione avviata con l’Eni che ha già portato in passato a sventare alcuni tentativi di furto sull’oleodotto: si rammenta che il 5 dicembre scorso i carabinieri della stazione di borgo grappa, unitamente a quelli di sezze romano e dell’aliquota radiomobile del avevano rinvenuto in un terreno agricolo 57 taniche di vario volume collegate ad un tubo di alimentazione che conduceva ad una valvola dell’oleodotto “Eni”, dal quale erano stati già prelevati circa 1.800 litri di idrocarburi.

Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di latina a disposizione della competente autorità giudiziaria