Politica

Minturno / Il mercato settimanale del sabato torna nel centro storico

MINTURNO – Il mercato settimanale del sabato tornerà nella sua ubicazione originale, ovvero nel centro storico di Minturno. L’amministrazione comunale ha deliberato venerdì scorso tale decisione che necessita però di alcuni passaggi burocratici.

Il responsabile del servizio lavori pubblici dovrà procedere all’elaborazione di una nuova planimetria di ubicazione degli operatori del mercato settimanale del sabato, garantendo la sicurezza e l’incolumità degli stessi nonché dei cittadini al fine di verificare il fattivo ripristino del mercato settimanale del sabato presso il centro storico di Minturno, mentre il responsabile del servizio commercio trasmetterà gli elenchi degli operatori autorizzati, i metri quadrati di ogni singolo posteggio, la tipologia di vendita ed eventuali posteggi vacanti al responsabile del servizio lavori pubblici.

Ad oggi non è stata trasmessa nessuna comunicazione alla Regione Lazio in merito allo spostamento del mercato settimanale del sabato in zona Pretura, dove fu spostato nel 2010 a causa dei lavori di riqualificazione di Piazza Portanova. Si tratta di uno spostamento temporaneo, ma dopo il termine dei lavori, consegnati nel 2011, non è più stato ripristinato.

“La volontà dell’amministrazione – spiega l’assessore al commercio Elisa Venturo – è quello di riportarlo a Minturno alta, in modo da rivitalizzare il centro storico, ma al tempo stesso di ripristinare la legalità, non essendo a conoscenza la Regione dello spostamento in zona Pretura. Inoltre, dobbiamo avere contezza degli spazi. Ad oggi vi sono solo 19 venditori, quando in passato erano una settantina. La nuova planimetria servirà a garantire gli spazi di chi oggi già opera, mentre sarà disposto un bando per eventuali altri venditori”.

L’ufficio commercio, inoltre, è al lavoro per recuperare le morosità. Infatti, circa il 60% dei venditori ambulanti non paga la tassa di occupazione dal 2012. Sono pertanto in corso le verifiche.
Giuseppe Mallozzi

Fonte: Il Giornale di Latina

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