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Formia / PD e gogna mediatica: la solidarietà di Silvio D’Arco all’assessore Treglia e sua moglie

FORMIA – “Ancora una volta il PD di Formia evidenzia la sua natura fondata sulla doppiezza morale e sulla ipocrisia politica. A farne le spese questa volta e toccato all’Assessore al Bilancio e a sua moglie, quest’ultima da sempre impegnata nella vita culturale e sociale cittadina nonché nella promozione turistica del territorio comunale e comprensoriale” afferma senza mezzi termini Silvio D’Arco, ex assessore provinciale.

“Il comunicato contorto emesso, prima di tutti, dal PD formiano che aperto la gogna mediatica in nome della “Carta di Pisa” mai rispettata da nessuno,  seguito  poi a ruota  da SEL e avallato successivamente anche dal Sindaco, appaiono come un vero e proprio “capolavoro di ipocrisia politica e di linciaggio  personale e politico” verso due professionisti  seri, umili  e perbene, da tutti riconosciuti in città.

Sul piano squisitamente politico le posizioni assunte dai grandi “censori etico-morale” del PD, da SEL e poi dal Sindaco sono davvero gravi e inaccettabili.

Infatti, da una parte il PD formiano sale in cattedra e si erige “impropriamente” Tribunale Amministrativo, emettendo vere e proprie sentenze circa la regolarità e legittimità degli atti amministrativi assunti dall’amministrazione comunale e dall’altra non esita a bacchettare pubblicamente e pesantemente il loro Assessore e la sua consorte, rea quest’ultima di aver partecipato ad una gara di evidenza pubblica.

Tutto questo avviene paradossalmente a fronte di un Sindaco sul quale pesa una richiesta di rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Cassino, nonché posto sotto accusa politica di “ familismo” dalle opposizioni consiliari e dagli organi d’informazione (non da me) e, mentre la maggior parte dei Dirigenti comunali sono ancora indagati per ipotesi di  reati molto seri e preoccupanti, sui quali i censori del PD osservano il più totale e colpevole silenzio.  Questo senario, così ibrido e triste, non giova a nessuno, né tanto meno può giovare all’immagine complessiva della città.

IL PD e la sinistra ideologica di Formia dimostrano ancora una volta la loro faccia politica feroce, ipocrita e giustizialista usando come sempre due pesi e due misure a secondo della propria convenienza di bottega, fregandosene delle persone in carne ed ossa.  La verità vera è che il PD formiano non ha ancora fatto i conti fino in fondo con la propria storia politico-ideologica e per questo versa, oggi più che mai, nell’arretratezza valoriale e nella più totale confusione sia politica che amministrativa.

Una situazione assai grave – conclude D’Arco – che sta penalizzando fortemente le persone, l’economia, la vita sociale e l’immagine della nostra città, dà cui bisogna, tutti insieme, uscirne il più presto possibile.  La Città ha urgentemente bisogno di tornare a parlare di politica con la P maiuscola, di rilancio degli investimenti pubblici produttivi a partire dai fondi strutturali europei, di un serio e concreto riassetto urbanistico, atteso da oltre 30 anni, di lavoro in particolare per i giovani e le donne.

Da oggi in poi incentrerò i miei interventi e la mia battaglia politica e culturale su queste tematiche per offrire il mio contributo, insieme a tanti altri cittadini, per fare uscire Formia dall’immobilismo e dall’attuale miseria politica e amministrativa. Altro che “Carta di Pisa”!

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