Fondi / Ospedale, Fazzone e Simeone: “Non accetteremo le bugie di Zingaretti”

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FONDI – Dichiarazioni al vetriolo quelle rilasciate dal senatore di Forza Italia Claudio Fazzone e dal consigliere regionale Giuseppe Simeone in merito alla manifestazione tenutasi questa mattina davanti la Regione Lazio per protestare contro le decisioni sull’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi. All’incontro, come già abbiamo anticipato in un precedente articolo, il presidente Nicola Zingaretti non si è presentato, pubblicando però una nota stampa sull’argomento.

Claudio Fazzone
Claudio Fazzone

“Scusarsi è un atto nobile e proprio di chi è forte e sicuro del suo. Non farlo dopo averlo annunciato denota esattamente il contrario, cattiva fede e soprattutto l’assoluta incoscienza di non conoscere i propri limiti e quindi non poter mettere in campo alcuna virtù pubblica”, dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone.

“Non è grave solo che Zingaretti non si sia scusato con le centinaia di cittadini che oggi stavano manifestando per difendere i propri diritti sotto la Regione Lazio – continua Fazzone – è gravissimo ed inaccettabile che non lo abbia fatto quando il torto è evidente. Ed è inquietante alienare le responsabilità. Zingaretti aveva preso un impegno preciso. Aveva assicurato che si sarebbe scusato con i cittadini per essere scappato dal confronto, mi aveva detto di essere veramente dispiaciuto dell’accaduto, ed insieme avevamo deciso di riportare la misura della questione sul piano del dialogo istituzionale.

Avevo suggerito di non concentrarci sulle colpe di qualcuno ma sulle soluzioni che i cittadini hanno il diritto di vedere realizzate e questa amministrazione regionale di mettere in campo. Peccato che nel giro di dieci minuti Zingaretti sia riuscito a rimangiarsi tutto limitandosi a trovare giustificazioni, insussistenti al suo atteggiamento di oggi, e dedicandosi al solito autoincensamento.

Sono inorridito di quanto accaduto e di dover prendere atto che il presidente della Regione Lazio è una persona che non sa cosa sia la parola data né assumersi l’onere e l’onore del proprio atteggiamento. La nostra battaglia andrà avanti più serrata di prima e questa volta Zingaretti deve capire, senza scuse, che la sanità non è di centrodestra o di centrosinistra, non è di Fazzone o di Zingaretti, è dei cittadini che devono essere rispettati sino in fondo sempre”.

Giuseppe Simeone
Giuseppe Simeone

Alle parole di Fazzone fanno eco quelle del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone: “Se Zingaretti pensa che accetteremo supini le sue costanti prese in giro si sbaglia di grosso. Pensavamo che Zingaretti oggi, sottraendosi al confronto con le centinaia di cittadini che si sono recati sotto la Regione Lazio per chiedere un confronto, avesse toccato il fondo. Ma, ancora una volta, ci siamo sbagliati”.

“Prima Zingaretti è scappato – prosegue Simeone – poi ha tentato di non farci entrare in Regione. Ed infine, come se non bastasse, ha continuato a giocare in modo sleale. Appena abbiamo lasciato il presidio credendo nelle sue rassicurazioni, peraltro telefoniche, e nella certezza di un incontro per mercoledì 15 aprile per discutere del caso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, e del futuro della sanità nella provincia di Latina, ci ha pugnalati alle spalle.

A pochi minuti dalla chiusura della manifestazione le uniche parole del presidente sono state dedicate a compiacersi dei miracoli che ha compiuto in questi mesi per migliorare la sanità, concentrandosi sul denigrare l’operato di chi lo aveva preceduto. Siamo disgustati da questo atteggiamento, inorridiamo di fronte alla incapacità del presidente della Regione Lazio, di chiedere scusa alle centinaia di cittadini che hanno chiuso le proprie attività, hanno sacrificato il proprio tempo per difendere i propri diritti e non sono stati degnati neanche di una scusa. Questo dimostra che Zingaretti considera le persone, perché non sono animali, solo nel momento della campagna elettorale, che è capace di sorridere e stare tra la gente solo quando deve ottenere consenso.

Se fosse così convinto del miracolo e della rivoluzione della sanità che ha messo in atto, avrebbe dovuto avere il coraggio di venirlo a dire ai cittadini. In questo modo ha solo dimostrato che ha perso del tutto il controllo della situazione e che la sua politica sanitaria manca di qualsiasi senso sia nella forma che nei contenuti. Non accetteremo mai più questo atteggiamento. Non consentiremo mai più che i sacrifici dei cittadini siano denigrati in questo modo. Non accetteremo che le istituzioni siano sbeffeggiate.

manifestazione roma pro ospedale fondi 1E troviamo anche banale, oltre che fuori luogo e grossolano, addossare le responsabilità sulle criticità della sanità nella provincia di Latina a chi lo ha preceduto. Zingaretti sta facendo come quello che si butta indietro per non cadere avanti. Attacca perché non sa come difendersi e come giustificare tutto quello che non ha fatto sinora. Ci siamo comportati per l’ennesima volta da gentiluomini, i cittadini hanno mantenuto un tono pacato nel manifestare i propri diritti, abbiamo sempre preferito il rigore istituzionale alla rabbia nelle piazze e alle grida. Ma quanto accaduto oggi ha davvero superato il limite.

La nostra battaglia quindi non si ferma e Zingaretti mercoledì mantenga fede all’appuntamento preso e dia risposte certe ed immediate sulle problematiche che abbiamo evidenziato. O torneremo a manifestare a moltiplicarci sotto la Regione in difesa delle nostre comunità. Zingaretti con questi atteggiamenti ha seminato vento. Ora non faccia la vittima, cercando difese d’ufficio dei suoi sodali, perché la tempesta non si fermerà”.