Cronaca

Gaeta / Occupano oltre 150 metri di spiaggia libera con gli ombrelloni, denunciati dalla Guardia Costiera

GAETA – Un’ulteriore attività di contrasto all’occupazione di spiaggia libera è stata portata a termine dai militari della Guardia Costiera di Gaeta. Il personale impegnato sulla spiaggia dell’Ariana, ha accertato che oltre 150 metri quadrati di porzioni di arenile libero erano stati già occupati come se fossero veri e propri stabilimenti balneari attraverso l’arbitrario posizionamento di ombrelloni, sdraio e lettini, senza che gli stessi fossero stati preventivamente noleggiati da bagnanti.

Una volta identificati gli autori dell’illecita attività, tutto il materiale posizionato abusivamente sull’arenile è stato rimosso e i trasgressori sono stati così deferiti a piede libero, alla competente Procura della Repubblica di Cassino, per il reato di abusiva occupazione del pubblico demanio marittimo. L’obiettivo dei militari operanti impegnati in questo tipo di attività è stata la tutela della spiaggia libera e della possibilità per il cittadino di poterne fruire liberamente.

Nell’ambito del monitoraggio e vigilanza sulle spiagge è stata inoltre accertata la mancata delimitazione dell’area in concessione ad uno stabilimento balneare, elevano così al concessionario una sanzione amministrativa per oltre 1000 euro.

Nel corso della vigilanza in mare da parte delle motovedette particolare attenzione è stata posta all’osservanza, da parte dei diportisti, delle norme poste a tutela dei bagnanti nella fascia di balneazione, constatandone la violazione in 6 casi negli specchi acquei antistanti le spiagge di Serapo, Sant’Agostino, Sperlonga e Fondi, sanzionando i trasgressori che avevano oltrepassato le boe di segnalazione dell’area riservata alla balneazione, comminando loro sanzioni amministrative per un ammontare di oltre 2000 euro.

A beneficio di tutti i bagnanti, prima di immergersi in acqua, si consiglia di bagnarsi gradualmente per evitare repentini cali di temperatura corporea e di non allontanarsi in modo eccessivo dalla costa sopravvalutando le proprie capacità fisiche e la propria resistenza.

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