Nasce il Movimento degli Ambulanti contro la Direttiva Bolkenstein, dichiarato la stato di agitazione

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FORMIA – Si è svolto ieri un incontro annunciato e promosso da Marrigo Rosato nei giorni successivi al suo licenziamento dalla Confcommercio Provinciale di Latina, per discutere le possibili iniziative giuridiche e politico-sindacali per scongiurare la applicazione della Direttiva Bolkestein e della Intesa Stato-Regioni con la quale si condanna una intera categoria, quella dei commercianti ambulanti, ad una morte certa tra 12 anni, nel 2029.

Erano presenti delegazioni di operatori ambulanti titolari di posteggio nei mercati di Latina, Sermoneta, Terracina, Fondi, Formia, Gaeta, Lenola, Itri, Minturno, i quali unanimemente hanno deciso di dimettersi in massa dalla Confcommercio.

Hanno partecipato e condiviso gli obiettivi della riunione anche operatori titolari di posteggio in alcuni mercati della Provincia di Frosinone (S. Giorgio a Liri, Cassino, Pontecorvo ed Aquino):

“Dopo una attenta disamina della problematica, gli operatori hanno deciso all’unanimità di dichiarare lo stato di agitazione della categoria e di sviluppare una intensa attività che interesserà tutti i mercati della Provincia di Latina e Frosinone con Assemblee, incontri e iniziative di protesta.

La prima Assemblea Generale si terrà a Fondi, Lunedi 2 maggio alle ore 17.00  presso il Martino Club Hotel in Via Flacca km 4.150 (Salto di Fondi). All’ Assemblea saranno invitati i Sindaci, i Senatori e Deputati ed i Consiglieri Regionali eletti nel nostro territorio.

È assurdo ed inconcepibile che nel pieno di una grave crisi economica che ha colpito tutto il commercio l’Unione Europea e lo Stato – con il consenso e la complicità delle Associazioni di Categoria ed in particolare della FIVA Confcommercio –  abbiano dichiarato che circa 200.000 aziende in Italia, di cui ben 1.700 nella Provincia di Latina, dovranno cessare la loro attività fra 12 anni.

E quale sarà il futuro degli operatori ambulanti e delle loro famiglie? Diventeranno tutti disoccupati e dovranno inventarsi un nuovo lavoro? Perché devono cambiare un mestiere che amano e che sanno fare, alcuni da generazioni? E quale sarà l’impatto sociale di questa assurda decisione? E cosa ne sarà dell’”indotto” che vive attorno al commercio ambulante?

Parliamo di migliaia di grossisti nei vari poli di Nola, di Napoli, di Roma e dei distretti calzaturieri delle Marche e della Campania, nonché delle centinaia di commercialisti, fiscalisti e persino artigiani meccanici, elettrauto, gommisti e carrozzieri che sviluppano le loro attività in rapporto agli ambulanti.

Tutto questo “sistema di imprese” rischia di collassare. E quale sarà il destino delle centinaia di mercati giornalieri e settimanali che rendono vive le nostre città e paesi ed offrono un servizio a milioni di consumatori?

Questa prospettiva può ancora essere evitata prima che le Amministrazioni avviino le procedure con la messa a Bando dei posteggi nei mercati con una scadenza di 12 anni e per questa ragione hanno deciso di mobilitarsi e di coinvolgere al loro fianco le forze politiche e le Amministrazioni Comunali per preservare il futuro di una categoria ed il destino dei mercati settimanali e giornalieri.” conclude Marrigo Rosato.