L'intervento di Mimma Nuzzo

Minturno / Mimma Nuzzo si candida di nuovo nelle file del Partito Democratico

Minturno Politica

MINTURNO – Mimma Nuzzo scende in campo al fianco del candidato a sindaco Gerardo Stefanelli. L’ex capogruppo consiliare del Partito Democratico conferma, dunque, la sua candidatura al consiglio comunale nelle file del PD.

“Mi sono ripetutamente chiesta, dopo le dimissioni dell’ex Sindaco Paolo Graziano – spiega la Prof.ssa Nuzzo – se continuare o interrompere questo mio impegno nella politica minturnese. Ho ponderato attentamente. Non mancano impegni familiari importanti né tanto meno quelli sociali. La politica porta rinunce e qualche volta, più di qualche volta, amarezze. Ma, per questo, ho spalle forti, che mi hanno supportato tutte le volte che ho avanzato richieste che ritenevo legittime e possibili per la mia comunità. Ma l’impegno politico mi ha anche portato l’orgoglio del consenso: prima donna eletta, dopo 32 anni nel 2010, con la riconferma nel 2012.

Sono stati cinque anni intensi e impegnativi e, in virtù di questo consenso e di questo cammino intrapreso, non posso tirarmi indietro. Per questo sono pronta a sostenere convintamente la coalizione che fa capo a Gerardo Stefanelli. Lo farò nel mio partito di appartenenza, il Partito Democratico. Con Gerardo ho condiviso tre anni di lavoro incessante, esponendoci senza mai stancarci. Ci siamo aiutati a vicenda nel rispetto anche delle nostre diversità.

Sono andata avanti proponendo soluzioni attraverso la mediazione e la forza della persuasione. A questo proposito, voglio ricordare il mio impegno per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace, dove sono stata al fianco del consigliere uscente Mino Bembo. Non ce l’abbiamo fatta, ma eravamo convinti di stare dalla parte giusta. Perciò diventa tanto più importante condividere un programma dall’inizio e portarlo avanti senza compromessi o giustificazioni di comodo.

Sono stata Presidente della Commissione Trasparenza, dove, come in Consiglio Comunale, ho portato alla discussione il grande problema dei debiti fuori bilancio, i compensi dovuti ai tecnici del condono, la ricognizione patrimoniale del nostro Comune, il pagamento degli affitti dovuti al nostro Ente, la trasparenza del sito comunale, le incompatibilità e disfunzioni sulle funzioni e sulla valutazione dei responsabili di servizio, il controllo della spesa pubblica e delle spese legali, l’indizione di nuove gare per i servizi scaduti. Tutto questo è stato portato all’attenzione dei minturnesi attraverso azioni concrete e comunicati stampa precisi e puntuali. E, soprattutto, oltre 40 interrogazioni consiliari.

Riaperto il problema della toponomastica, che tanti fastidi comporta ai nostri concittadini. Pressante la richiesta dell’avvio del riordino dell’Archivio Storico, di cui il Commissario Prefettizio dr. Bruno Strati ha iniziato il lavoro di bonifica (ci voleva un Commissario per impegnare il servizio Lavori Pubblici a provvedere con le forze lavoro dell’Ente!). Il percorso per riappropriarci del Castello e dell’area ex Sieci, iniziato nel 2013, che speriamo di vedere presto alla conclusione.

Voglio partecipare in prima persona alla realizzazione del sogno di un paese che vuole uscire dal degrado per tornare ad essere pulito e accogliente come lo era negli anni 60, con un teatro romano aperto che pulsi di vita e di gioia, con l’attenzione dovuta alla cultura e al turismo, che dovranno costituire il faro della prossima amministrazione.

Non per ultimo l’attenzione alle fasce effettivamente più deboli, alle pari opportunità (quanto più difficile per una donna partecipare alla politica attiva!) e ai giovani, ai quali, oggi più che mai, va restituita la speranza di un progetto per il loro futuro”.