Sequestro all'ex Asia

Minturno / Maxi inchiesta sui rifiuti, i primi interrogatori: in 4 non rispondono

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MINTURNO – Si sono tenuti venerdì scorso i primi interrogatori nei confronti degli 11 indagati nell’ambito della nuova maxi inchiesta sui rifiuti del Comune di Minturno, svolta dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia.

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, contestano a vario titolo i reati in concorso in Frode in Pubblica Fornitura, Truffa ai Danni dello Stato, Falso, Abuso D’Ufficio e Turbativa D’Asta. Come è noto, gli indagati sono Brenno Peterlini, legale rappresentante del CNS; Gabriele Pandolfi, amministratore unico dell’azienda ASA; Salvatore Mario Martone e Carlo Frasca, entrambi responsabili del servizio tutela ambientale del Comune di Minturno; Luciano De Clemente ed Elisa Falso, dipendenti comunali; Francesco Deodati, amministratore unico della EcoCar; Emanuele Savo, funzionario EcoCar; Lucio Bruno e Antonio Scognamiglio, capo cantiere e responsabile per le ditte ASA ed Ecocar. Nell’elenco figura anche un nome eccellente della politica locale: l’ex assessore all’igiene Luca Salvatore.

Secondo quanto emerso, le 11 persone coinvolte avrebbero messo in piedi un collaudato sistema tra i membri della stazione appaltante (le due aziende ASA ed EcoCar) e quelli della stazione appaltatrice (il Comune di Minturno), che si concretizzava nell’irregolare e fraudolenta esecuzione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani con particolare riferimento alla raccolta differenziata.

Nella giornata di venerdì sono stati ascoltate nove persone. Alcune indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: il capo cantiere Lucio Bruno, difeso dall’avvocato Fiore; Carlo Frasca, responsabile del servizio tutela ambienta del Comune di Minturno, difeso dall’avvocato Signore; il capo cantiere Antonio Scognamiglio e l’assessore all’igiene Luca Salvatore, entrambi difesi dall’avvocato Faticoni.

I due dipendenti comunali Elisa Falso e Luciano De Clemente, entrambi difesi dall’avvocato Faticoni, hanno risposto alle domande degli inquirenti, dichiarandosi innocenti: De Clemente ha spiegato di aver soltanto partecipato alla relazione della gara, mentre Elisa Falso era segretaria della gara.

L’amministratore della EcoCar, Francesco Deodati, ed Emanuele Savo, funzionario EcoCar, entrambi difesi dall’avvocato Angeloni, hanno respinto ogni coinvolgimento nella vicenda.

E’ durato oltre due ore, invece, l’interrogatorio di Gabriele Pandolfi, amministratore unico dell’Asa, difeso dall’avvocato Fiore, il quale ha ribadito la propria estraneità ai fatti.

Si terranno martedì prossimo gli interrogatori degli altri coinvolti, il dipendente comunali Salvatore Martone, all’epoca dei fatti responsabile del servizio tutela ambientale del Comune di Minturno, e Brenno Peterlini, legale rappresentante del CNS di Bologna. Quest’ultimo sarà raggiunto dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia a Parma, dove risiede.