Minturno / Ciccio Sparagna racconta 70 anni di storia nel suo libro “Malazeo”

MINTURNO – Si terrà domani, sabato 5 marzo, alle ore 10,30 presso il Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno, la presentazione di “Malazeo“, il libro scritto dall’Avvocato Francesco Sparagna, da tutti conosciuto come “Ciccio”, 78 anni, già sindaco di Minturno, che narra settant’anni di memorie. Interverranno il poeta e scrittore Rodolfo Di Biasio e il preside Nilo Cardillo. A introdurre i lavori sarà il dirigente scolastico del Liceo Alberti Amato Polidoro.

Il Suo libro si intitola “Malazeo”. Cosa significa?
Nel dialetto di Santi Cosma e Damiano, mia città natia, ‘Malazeo’ vuol dire ripostiglio. Indicava il locale seminterrato nelle case di una volta costruite in pietra viva, dove venivano custoditi i cibi. All’epoca – sono nato nel 1937 – non esisteva il frigo. Il ‘malazeo’ era ricavato sotto la scala che portava al primo piano. Per cui, in senso ampio, tenevo affastellati questi ricordi e quindi li ho messi per iscritto in un volume.

Di cosa parla il Suo libro?
Si tratta di ricordi che vanno dalla mia primissima infanzia fino ad arrivare alla guerra, l’abbandono della casa natia di Santi Cosma e Damiano, il rastrellamento da parte dei tedeschi. Ci siamo nascosti nelle campagne di San Cosma, per poi fuggire a Padova, dove fino stati fino al maggio del ‘45. Anziché tornare a San Cosma, mi sono fermato a Scauri dove avevamo casa. Nel libro racconto anche il dopoguerra e le varie attività a cui sono molto legato, come le manifestazioni organizzate, i quattro tornei di pallacanestro. Sono stato anche radiocronista, conduttore di serate, mi sono dilettato come pittore.

Buona parte della Sua vita è stata dedicata alla politica. Si parla anche di questo nella Sua opera?
Sì, narro anche della mia esperienza politica iniziata nel lontano 1964. Sono stato consigliere dal ‘68 all’82, quando mi sono dimesso, ho anche ricoperto la carica di sindaco dal luglio ‘78 al novembre ‘79 con una giunta di sinistra. Nel volume ricordo anche le tante battaglie portate avanti come quella per l’acquisizione dell’ex Sieci da parte del Comune di Minturno e quella nel 2006 per l’Ismef.

Oggi Minturno si trova di nuovo alle elezioni, dopo ben due amministrazioni che non hanno terminato il proprio mandato. Cosa pensa di questa situazione?
Ci sono troppi candidati a sindaco. C’è una corsa ad andare al Comune come se fosse una lotteria. Spero che ci sia un po’ di saggezza perché questo è un paese disastrato. A mio parere due sono le priorità: lo stato di salute del nostro mare, argomento sul quale si continua a parlare con tanta retorica, che va risolto assolutamente perché danneggia il nostro turismo; e lo scandalo dei rifiuti, siamo l’unico Comune della provincia che non riesce a fare la differenziata. Come cittadini ci sentiamo presi in giro, è una cosa indecente. Il prossimo sindaco deve avere passione, esperienza, non si può fare il sindaco, per esempio, senza sapere la distinzione tra delibere e determine, senza sapere come lavorano gli uffici comunali”.

Giuseppe Mallozzi

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