Aristide Iacotucci

Itri / Elezioni, Aristide Iacotucci (UDC) sulla candidatura a sindaco di Mirko Di Biase

Itri Politica

ITRI – Aristide Iacotucci, segretario sezionale dell’UDC, ha espresso la propria opinione in merito alla candidatura a sindaco dell’avvocato Mirko Di Biase, sostenuto dalle liste di centrodestra:

«La scelta di un candidato sindaco – dice Iacotucci – è cosa seria e laboriosa, che deve tener conto non solo delle capacità intellettive e capacità di rinuncia personale e professionale del candidato ma anche dell’impatto che questi deve avere sulla cittadinanza per poter attrarre e riflettere la fiducia nel portare a compimento l’impegno preso! Le dinamiche degli incontri tra F.I. ed UDC sono state fluide e convergenti, si sono esaminate le autocandidature espresse dai due partiti ma non sono state ritenute all’altezza del compito prefissato, vuoi per trascorsi politici ventennali che per l’impatto sulla popolazione.

Nessuno è profeta, per carità, per predire quali saranno i risultati elettorali, – precisa Iacotucci – ma se non si persegue un principio di vero rinnovamento, se non si rischia in termini elettorali su un candidato innovativo e di spessore, il risultato non può che essere mediocre! Tanti sono i soloni che nell’autoincensamento vedono il ‘verbo assoluto’, proprio chi dalla politica ha già avuto molto e vuol continuare a mantenerne i privilegi (gratuiti!)! Diverso è lo spirito di chi propone un rinnovamento, non a tutti i costi, ma necessario in uno scenario politico vetusto e stanco, privo di idee nuove ed incapace se non di dare vecchie soluzioni ad ancor più vecchi problemi!

C’è una generazione nuova – afferma il segretario dell’UDC Itri – che scalpita per dare il meglio di sè, per poter reinterpretare e portare a soluzione vecchi problemi con un nuovo ordine di idee, impensabile per una generazione ormai incancrenita a dare risposte solo ad esigenze del signorotto di turno! E come ai vecchi tempi, ecco l’intervento a gamba tesa di personaggi politici ‘di più alto livello’, che tanto hanno dato, ancor di più hanno preso ed altro ancora cercano, nel disperato tentativo di dispensare ‘buoni consigli’ e decidere per altri.

La realtà locale – conclude Iacotucci – è terreno dei cittadini ed a loro appartiene, che men che meno hanno bisogno di moderni “Feudatari” che impongano il loro ‘balzello’ ai propri ‘sudditi’, già vessati da precedenti, funeste, esperienze! Ma se ciò è ancora realtà, che ben vengano tali “caporali” ad armonizzare i sudditi, tagliando le teste dei ribelli ed incensare i ‘signorotti’ locali, ben avvezzi alla pratica dell’adulazione spinta, così che la “rivoluzione” abbia inizio, visto che il fondo si è già toccato!»