Aquino / Cantata la Palma in ricordo di Giannino. Dopo decenni torna un’antichissima tradizione

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canto della palma aquino 3AQUINO – “Andiamo cantando la Palma del nostro Buon Signore, con pena e con dolore..”, è la strofa di inizio del canto che, da sempre, spinge diversi gruppi, dopo la benedizione dei ramoscelli d’ulivo, a passare nelle case degli aquinati per cantare questo straordinario ed immortale inno di pace.

Legato indissolubilmente alla storia ed alla tradizione popolare della Città, in uno straordinario connubio tra religione, passione, fede e colori, ha costituito per anni l’identificazione e l’immedesimarsi della gente con il rito della Pasqua.

Dopo un lungo silenzio, protrattosi per oltre un decennio, quest’anno il Canto della Palma è tornato a riecheggiare, con tutta la sua suggestione, in Piazza San Tommaso d’Aquino, in una cornice così partecipata tanto da scomodare antropologi a caccia di riti scomparsi presenti tra il pubblico.

L’occasione è stata offerta dalla volontà della famiglia Gabriele, in particolare da Nina, Maurizio, Marco e Fabio, di ricordare Giannino, scomparso prematuramente un anno fa, storico cantore della Palma, d’intesa con l’Amministrazione Comunale, la Parrocchia e la Proloco del Presidente Pompeo Pellegrini.

Hanno voluto riproporre, in maniera sobria e commovente, una manifestazione popolare con l’intento di coinvolgere tutti. L’operazione è riuscita perfettamente e l’obiettivo prefissato è stato raggiunto. Infatti, come da tradizione, tantissimi gruppi, oltre una quindicina, numerosissimi concittadini e visitatori, si sono ritrovati per partecipare alla celebrazione della Santa Messa, officiata dal Parroco Don Tommaso Del Sorbo ed assistere all’esibizione dei cantori.

canto della palma aquino 2Giovani e vecchi, grandi e piccoli, intonati e non, in maniera spontanea, accompagnati dai loro strumenti, hanno unito le loro voci, ripetendo a memoria le strofe antiche.

Il Sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi, presente con l’amministrazione alla manifestazione, nel portare il suo saluto, ha ricordato le storiche figure di Giannino e Cesare Gabriele e quelle di quanti negli anni hanno cantato la Palma, inoltre ha ringraziato Maurizio e tutta la sua famiglia per l’impegno profuso per organizzare un evento così sentito ed importante per la Città.

Nel ribadire, con orgoglio, che l’amministrazione non poteva far mancare il suo sostegno ad una iniziativa che mancava da troppi anni e che, nel futuro crescerà ancora, ha messo in evidenza quanto sia utile insegnare il canto della Palma ai più piccoli a garanzia che sia tramandato per sempre.

La manifestazione, che si è conclusa a tarda sera, è stata presentata dall’esperto e navigato Camillo Marino che ha allietato e condito il susseguirsi delle esibizioni con racconti di passate ed antiche circostanze non dimenticando di mettere in evidenza antiche figure legate alla Palma come Tommaso Di Nallo.

Suggestivo rivedere, dopo tanti anni, i cantori disposti a semicerchio su un palco non molto alto, in mezzo alla loro gente, davanti alla Statua di San Tommaso e con lo sfondo della Cattedrale che porta il suo nome e gli stupendi rami di ulivo decorati ed addobbati come da tradizione aquinate nell’esaltazione assoluta della festa della Pasqua e dello stare insieme in pace.