Formia / Tragedia di Pontone, si allungano i tempi del processo

Cronaca Formia

FORMIA – La morte arrivò improvvisa nella notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre 2012. Non ci fu nessuno scampo per Concetta Gigliano. Tentava di ripararsi in auto, portata sotto braccio dal marito. Un’onda di piena del torrente di Pontone (Rio d’Itri) la strappò ai suoi cari lasciandola priva di vita ad alcune centinaia di metri di distanza. A tre anni e mezzo di distanza quella tragedia non ha ancora un responsabile ed i tempi per conoscerlo si sono allungati ulteriormente. Mercoledì L’udienza preliminare è stata infatti rinviata a fine marzo. Unico nome importante rimasto nel fascicolo istruito dal pm della procura di Latina Gregorio Capasso è l’allora sindaco di Formia Michele Forte.

Esclusa ogni responsabilità dell’attuale sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ed in fase di chiusa inchiesta anche quelle del suo predecessore Antonio Raimondi, l’ex primo cittadino di Formia, assistito dall’avvocato Renato Archidiacono, dovrà chiarire la sua posizione davanti al gip del tribunale di Latina Raffaella De Pasquale, chiamata ad esprimersi sull’eventuale rinvio a giudizio per omicidio colposo.

Nella precedente udienza l’avvocato di parte civile Pasquale Di Gabriele, nominato dal marito della vittima, aveva chiesto ed ottenuto dal gip la chiamata in causa anche del comune di Formia, in qualità di responsabile civile. In caso di rinvio a giudizio e successiva condanna dell’ex primo cittadino, il comune sarebbe dunque chiamato a rispondere civilisticamente in solido delle eventuali negligenze appurate.