Itri / Consacrata la Chiesa dell’Annunziata dopo i recenti restauri

Attualità Itri

ITRI – Con una solenne liturgia di consacrazione, presieduta dall’arcivescovo di Gaeta, monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, domenica 24 gennaio 2016, dalle 17.00 alle 19,15, è stata dedicata alla Madonna Annunziata, Ave Gratia Plena, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore in Itri, situato nel centro cittadino della storica comunità cristiana legata alla devozione alla Madonna della Civita.

Al solenne rito di consacrazione e dedicazione erano presenti: don Guerino Piccione, parroco, don Maurizio D’Arienzo, vicario parrocchiale; padre Emiddio Petringa, Rettore- Superiore del Santuario della Civita; padre Antonio Rungi, già superiore provinciale dei passionisti di Napoli ed attuale vice-superiore dei passionisti di Itri-Civita, i diaconi, i ministranti, tutto il popolo santo di Dio, accorso numeroso per lo storico evento per l’intera cittadina.

A rappresentare il Comune di Itri, l’attuale Commissario prefettizio, dottoressa Raffaella Vano. La liturgia è stata animata dalla schola cantorum parrocchiale, mentre l’intero rito è stato guidato dal cerimoniere vescovili.

Il rito è iniziato con l’apertura della porta della Chiesa Santa Maria Maggiore, dopo la preghiera iniziale recitata dall’arcivescovo davanti alla porta del tempio sacro. Poi l’ingresso in processione in chiesa e a seguire i vari riti previsti dal cerimoniale per tali eventi ecclesiali: la benedizione dell’acqua e l’aspersione del popolo di Dio e delle pareti della Chiesa, il canto del gloria, la proclamazione della parola di Dio, l’omelia del Vescovo.

Nella riflessione di monsignor D’Onorio sono stati evidenziati alcuni aspetti importanti del rito di consacrazione di una chiesa: l’altare, ove si celebra l’eucaristia e che è il punto di riferimento di tutta il tempio sacro; l’ambone per la proclamazione della parola di Dio; e la presidenza, luogo che fa riferimento al sacerdote o vescovo che presiede la celebrazione della messa o qualsiasi altra liturgia che si svolge in essa.

Dopo l’omelia, la cerimonia, tutta svolta dal vescovo, è entrata nel vivo con la chiusura dell’urna contenente le reliquie dei tre santi martiri posti sotto l’altare maggiore della Chiesa; la consacrazione dell’altare con vari segni e simboli; la consacrazione delle diversi croci in marmo poste nella navata centrale della Chiesa, l’accensione delle fiammelle sull’altare, l’incensazione e a seguire la preparazione dell’altare per la celebrazione della santa messa.

Il rito si è concluso con la processione del busto argenteo della Madonna della Civita, prelevato nella cappella laterale e portato nel presbiterio, dove il vescovo ha voluto donare alla Madonna della Civita una sua croce pettorale di particolare valore, collocandola sul petto di Gesù Bambino che la Madonna della Civita porta in braccio, nella storica immagine che la riproduce da oltre 1000 anni.

Una celebrazione molto raccolta e sentita da circa 400 fedeli presenti in chiesa e fuori del tempio, con la presenza del gruppo del’Unitalsi, della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale, dei rappresentanti di varie associazioni cattoliche e culturali della città.

A conclusione dell’intera cerimonia, don Guerino Piccione ha voluto ringraziare tutti coloro che in un biennio di attività hanno permesso di ristrutturale la chiesa, abbellendola ed arricchendola.

Un accenno non poteva mancare ai vari furti perpretati ai danni della Chiesa negli ultimi tempi, specialmente quello ha prodotto più danni da tutti i punti di vista.

Un ringraziamento speciale anche ai Padri Passionisti che hanno svolto il loro ministero nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore per tantissimi anni, ristrutturando e migliorando la chiesa più volte nel corso degli anni.

Tutta la cerimonia è stata ufficializzata con la firma del verbale dell’avvenuta consacrazione della Chiesa della Madonna Annunziata in Itri, il 24 gennaio 2016, alla presenza dell’arcivescovo, delle autorità religiose, civili e militari della città, nonché del popolo di Dio intervenuto per la fausta ricorrenza, che segnerà la storia di Itri e sicuramente rimarrà scolpita nella mente e nel cuore di chi vi ha partecipato con gioia, fede e devozione alla Madonna.

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