Fondi / Cop21, “Che aria tira?” Valutazioni e prospettive dopo la Conferenza sul clima di Parigi

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FONDI – Prende il via domattina presso la Sala Lizzani, con la proiezione riservata agli studenti, l’iniziativa organizzata dal Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi sull’ambiente a Conferenza sul clima – COP21 conclusa: rassegna cinematografica e convegno, dal 16 al 19 dicembre 2015.

Nel pomeriggio la proiezione sarà a ingresso libero. La rassegna cinematografica, evento in collaborazione con il Festival CinemAmbiente di Torino, prosegue sino a venerdì. Sabato 19 dicembre, infine, alle ore 15,00 presso Palazzo Caetani si terrà il Convegno.

Il Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi ha organizzato un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione su tematiche ambientali a fronte delle conclusioni della Conferenza sul Clima (COP21) di Parigi, chiusa domenica scorsa.

L’iniziativa, denominata Che aria tira?, ha in programma:

– 16/18 dicembre: RASSEGNA CINEMATOGRAFICA (proiezioni riservate a studenti la mattina e il pomeriggio a ingresso libero) presso la Sala Lizzani nel Complesso regionale San Domenico, in largo Luigi Fortunato.

Evento in collaborazione con il Festival CinemAmbiente di Torino (www.cinemambiente.it);

– sabato 19 dicembre ore 15,00: CONVEGNO Ambiente Biodiversità Energia Sostenibilità dopo la COP21, presso Palazzo Caetani, in corso Appio Claudio 3.

La cura dell’organizzazione dell’iniziativa è stata dell’Associazione “Murales”-Arci di Fondi.

La COP21, che si è svolta a Parigi dal 30 novembre al 12 dicembre, è la ventunesima Conferenza annuale delle parti, l’organo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCC).

“L’iniziativa e in particolare il convegno sono stati promossi da questo Parco regionale – sottolinea il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Bruno Marucci – nell’intento di fornire tutte le informazioni possibili sugli scenari futuri e sulle azioni da svolgere per contrastare i cambiamenti climatici.”

“Un contributo di conoscenza – conclude Marucci – per suscitare in tutti noi il desiderio di collaborare, ognuno al proprio livello, nel perseguire un obiettivo prioritario: un pianeta dove tutte le specie possano avere le stesse opportunità di sopravvivenza.”