Il Teatro Bertolt Brecht viene fondato nel 1974 a Formia ed inizia sin da allora un lavoro di ricerca sull’arte dell’attore. Dopo un primo periodo di studio sulle tecniche della pantomima, risulta decisivo per le sue scelte successive l’incontro con quella corrente del teatro di ricerca nota col nome di Terzo Teatro. I componenti del gruppo svolgono in momenti ed occasioni diverse attività ed esperienze formative con le maggiori personalità del Terzo Teatro, da Eugenio Barba (Odin Teatret – Danimarca) a Jerzy Grotowski (Polonia) e stabiliscono contatti e collaborazioni con i principali gruppi italiani.
Nell’epoca in cui i teatri chiudono o si occupano, il Teatro Bertolt Brecht è un’anomalia positiva, un segno di speranza concreta che ancora è possibile lavorare con la cultura. Nel tempo lo spazio è diventato un “non luogo” di incontro, confronto, promozione culturale, un’idea, un modo di pensare non solo il teatro, una vera e propria filosofia di vita. La scena non diventa il posto privilegiato per apparire ma per comunicare, le poltrone non per stare a guardare ma per partecipare. Il collettivo, non una semplice compagnia, scende in piazza, nelle strade, nelle case di riposo, nelle scuole, nelle case famiglia, nelle cooperative. Musicisti, registi, attori e menestrelli di ogni tipo portano avanti ormai da 40 anni un modo partecipato e coerente di fare cultura. Un pezzo di storia, una fonte da cui attingere, una risorsa da non sprecare o una sfida continua da stare a guardare.
Di acqua ne è passata sulla scena: le tournee in Europa, Africa e Nord America, le parate di Pulcinella nei campi ROM, i tanti volti passati nel teatro persi e poi ritrovati, i giovani attori formati, i momenti di difficoltà economica, le vecchie maschere, il magazzino dei costumi, i maestri incontrati, qualche ingiustizia e l’affetto del numeroso pubblico, gli applausi e le critiche.
“Il risultato più significativo raggiunto è il ritorno, che proprio adesso stiamo vivendo, dei primi allievi del Teatro Bertolt Brecht che hanno frequentato i corsi quando avevano 5 o 6 anni. La prima generazione del Brecht torna qui con diverse professionalità sviluppate o come pubblico. La storia di 40 anni è iniziata da un gruppo di giovani che sognavano di fare del teatro la loro vita, oggi le compagnie e gli attori affermati che ospitiamo nelle nostre stagioni si meravigliano e si complimentano per la qualità del pubblico e dell’accoglienza”, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati. E conclude: “Tra 5 anni sogno un Teatro Bertolt Brecht con una moltitudine di spazi, con la possibilità di avere più sale per la scuola di teatro, una foresteria per creare una residenza teatrale stabile che porti a Formia attori e compagnie nazionali ed europei per la produzione e la messa in scena”.
Dopo 40 anni pronti e presenti con lo stile di sempre e la novità di oggi.