Gaeta / La Regione spende 1 milione di euro per il dissesto idrogeologico

GAETA – Si spezza il fronte dei divieti che vige sulle coste rocciose di ponente del litorale gaetano. Cartelli a caratteri cubitali apposti la scorsa primavera campeggiano un po’ ovunque, da Monte Orlando fino a Sant’Agostino. Impediscono ai turisti di accedere ai tratti scoscesi anche se poi, in pratica, sono pochi a rispettarli, soprattutto in prossimità delle bellissime ed a volte selvagge sette spiagge di Gaeta. Ma ora l’amministrazione prova a voltare pagina sul dissesto idrogeologico, attraverso una delibera di giunta che recepisce un finanziamento regionale di 915.000 euro ed il progetto preliminare redatto dal comune di Gaeta. Interessati dalla “mitigazione di impatto ambientale” sono il costone di Monte Orlando che affaccia sulla spiaggia di Serapo e via Munazio Planco. I fondi furono stanziati con la finanziaria del 2010. Successivamente, con un accordo di programma tra Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare e Regione Lazio (area difesa del suolo) nel giugno del 2010 la regione mise sul piatto un cofinanziamento di 30 milioni di euro proveniente da 3 diversi capitoli. Nella griglia degli interventi, predisposti all’indomani della tragedia di Ventotene che costò la vita alle studentesse romane Sara Panuccio e Francesca Colonnello, Gaeta figura, grazie al ventiquattresimo posto dell’allegato alla delibera regionale di giunta 313/2010. Ma tutto sarebbe andato in perenzione se il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti non avesse deciso con i suoi poteri commissariali di esautorare il direttore del dipartimento del territorio affidando la gestione al direttore regionale del settore infrastrutture, ambiente e politiche abitative. A lui competeranno le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico ed amministrativo connessa alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione dei lavori. La speranza dell’assessore ai lavori pubblici Raffaele Matarazzo (nel 2010 si unì insieme alla sua associazione ai sodalizi degli arrampicatori sportivi e dei frequentatori dell’arenile alla battaglia contro la palificazione della spiaggia dell’Arenauta), è che la stagione dei divieti venga finalmente archiviata. Se lo augurano anche i turisti che non hanno mai smesso di prendere la tintarella sulle spiagge di Fontania e dell’Arenauta.

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