Salvatore De Meo

Fondi / Prosegue depotenziamento sanità area centro, la critica del sindaco De Meo

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FONDI – «Prendiamo atto dell’ultima deliberazione della Direzione Generale della ASL di Latina, datata 30 Novembre u.s., con cui si prosegue in un’azione di depotenziamento della sanità nell’area centrale della provincia – afferma il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo –. Con questo provvedimento, infatti, si individua in via sperimentale per un periodo di sei mesi l’ospedale “Fiorini” di Terracina quale unica sede aziendale di “Week Surgery” e l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi quale unica sede aziendale di “Day Surgery”.

Se il “Week Surgery” prevede una gestione programmata dei ricoveri dal Lunedì al Giovedì e le dimissioni entro le ore 20.00, il “Day Surgery” contempla interventi chirurgici limitati alle sole ore del giorno. Difatti gli interventi programmati in tale regime possono essere effettuati esclusivamente il Martedì, il Giovedì e il Venerdì dalle 8.00 alle 14.00 e per eventuali emergenze è previsto il trasferimento del paziente presso strutture ospedaliere con livello superiore di assistenza. Non possiamo assolutamente condividere questa impostazione di rete che ha lasciato il centro della provincia con un ruolo residuale e marginale.

La nostra versione critica è emersa chiaramente nel corso della Conferenza dei Sindaci, in cui purtroppo abbiamo dovuto prendere atto che i Sindaci del centrosinistra hanno invece apprezzato il lavoro del Direttore Generale che, di fatto, non ha tenuto conto delle specificità dei territori. La nostra non è e non è mai stata una rivendicazione campanilistica, giacché condividiamo la forte preoccupazione anche per il futuro di Terracina, che con una disposizione del 3 Dicembre scorso ha visto trasferire l’attività di emergenza Traumatologica a Formia e Latina, togliendo altresì la reperibilità ai medici di ortopedia del “Fiorini” nei casi di emergenza. Per mesi ci è stato ripetuto che l’attività della Direzione Generale della ASL e della Regione Lazio era tesa al salvataggio del Presidio centro, che in realtà è stato smembrato con funzioni e prestazioni completamente diverse rispetto al passato.

E’ di questi ultimi giorni, inoltre, la polemica relativa al trasferimento del Dipartimento di Prevenzione nel presidio ospedaliero di Fondi, con la presenza di medici veterinari nello stesso nosocomio nel quale vengono accolti i pazienti. Ebbene, risale alla primavera scorsa una nota trasmessa dal Comune di Fondi alla Direzione Generale e a quella Sanitaria della ASL con cui si manifestava la disponibilità dell’Amministrazione comunale a mettere a disposizione locali propri per agevolare una migliore allocazione del Dipartimento di Prevenzione.

Tale disponibilità è rimasta totalmente inascoltata e non si è avuto neppure un riscontro a riguardo. Spiace rilevare che un simile atteggiamento lo registriamo anche da parte del Commissario ad acta per la sanità regionale Nicola Zingaretti, al quale è stata trasmessa due settimane fa una richiesta scritta, formulata all’unanimità dai Capigruppo consiliari, di partecipazione ad un Consiglio comunale straordinario in tema di sanità, da tenersi unicamente a fronte della sua partecipazione ai lavori. La presenza a Fondi consentirebbe a Zingaretti di dare direttamente conto alla massima assise cittadina delle azioni concrete sinora attuate dalla Regione Lazio al fine di un miglioramento complessivo dell’assistenza ospedaliera nella provincia di Latina e nello specifico a Fondi.

La suddetta richiesta è stata formulata anche con riferimento all’incontro avuto il 15 Aprile scorso presso la Regione Lazio con i Sindaci del comprensorio, quando lo stesso Zingaretti rassicurò i presenti relativamente a quelle modifiche, da apportare all’Atto aziendale della ASL di Latina nella finestra temporale tra il 15 Settembre e il 15 Novembre 2015, che avrebbero reso il “San Giovanni di Dio” più confacente alle esigenze dei cittadini del nostro comprensorio. Siamo profondamente delusi perché purtroppo ad oggi non abbiamo ottenuto alcun riscontro rispetto ad un problema serio e sentito da tutta la popolazione del comprensorio».