Gaeta / Coifal querela, la Caponnetto non ci stà

Cronaca Gaeta

GAETA – Pubblichiamo integralmente il testo della nota del Coifal (consorzio che gestisce insieme ad un socio privato le farmacie pubbliche di Gaeta, Bracciano e Castel Madama) con il quale l’ente rende pubblico di aver querelato l’associazione antimafia Antonino Caponnetto. In calce anche la risposta dell’associazione che sostiene di aver ripreso argomentazioni già oggetto di indagine della magistratura e tesi di consiglieri comunali.
“In data odierna il Coifal (Consorzio intercomunale farmacie laziali) – recita la nota del consiglio di amministrazione dell’ente – ha proceduto a presentare formale querela di parte contro l’Associazione “Caponnetto” per aver diffuso notizie false e strumentali che hanno arrecato all’Ente pubblico un grave danno di immagine. Nei giorni scorsi l’Associazione Caponnetto ha divulgato un esposto ripreso da numerosi siti web di notizie nonché da canali tradizionali della stampa locale. Lo stesso esposto è stato divulgato contemporaneamente nei territori di Bracciano e Castel Madama. Tale esposto non solo contiene fatti e circostanze assolutamente false, ma ha inteso palesemente dipingere le attività del Consorzio come attività “illecite”, appellandole “contrarie alla legge”. Ritenendo tali dichiarazioni gravi e fortemente lesive dell’immagine del Consorzio intercomunale delle farmacie pubbliche laziali, lo stesso ha provveduto, al fine di tutelare i propri diritti, a denunciare per diffamazione l’Associazione Caponnetto nella persona del suo Segretario, con salvezza di integrare alla querela altri soggetti che, nell’intenzione di adombrare i fini pubblici ed istituzionali del Coifal, hanno preso parte, a vario titolo, alla diffusione di notizie diffamatorie. Tale decisione del Coifal è nata dall’esigenza di difendere l’immagine e le l’operato istituzionale del Consorzio intercomunale (di cui fanno parte attualmente tre Comuni del Lazio) che è sempre stato incentrato nel pieno rispetto della Legge, della trasparenza e della correttezza istituzionale. A causa degli articoli diffusi nei giorni scorsi si è voluto artatamente dipingere negativamete l’attività del Coifal, addirittura arrivando alle accuse di “illiceità” e gettando ombre su presunte attività criminose. A queste gravi accuse, ancorché completamente false, il Coifal intende andare fino in fondo, chiedendo alle Autorità competenti anche di indagare sulle reali motivazioni ed interessi terzi che hanno contribuito a mettere in atto una siffatta campagna mediatica diffamatoria”.

“Si fa presente – ribatte l’associazione antimafia – che non é nello stile della Caponnetto usare toni diffamatori nei confronti di chicchessia. Essa si é limitata a farsi interprete ,chiedendo alle Prefetture competenti di far luce sulla vicenda ,dei numerosi dubbi e perplessità espressi pubblicamente , a mezzo stampa , da varie forze politiche – alcune delle quali hanno richiesto la convocazione dei consigli comunali dei Comuni del Lazio interessati- oltre che dalla Federfarma di Caserta,Salerno,Benevento,Napoli ed Avellino e dall’Ordine dei Farmacisti delle province di Caserta,Napoli,Benevento e Salerno che con un esposto si sono rivolti all’Autorità Giudiziaria.Tutto qua”.