Formia / Processo Pontone, comune responsabile civile

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FORMIA – Si è tenuta a fine ottobre l’udienza preliminare del processo “Pontone”, ma gli esiti sono trapelati solo in queste ore. Unico nome eccellente rimasto nel fascicolo istruito dal pm Gregorio Capasso è l’allora sindaco di Formia Michele Forte. Il magistrato di Latina ha già escluso quasi immediatamente dalla sua inchiesta l’attuale sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ed in fase di chiusa inchiesta per il suo predecessore Antonio Raimondi, il quale ha chiarito carte alla mano la sua estraneità ai fatti. Per l’ex sindaco di Formia, assistito dall’avvocato Renato Archidiacono, si è aperta invece una fase di chiarimento davanti al gip del tribunale di Latina Raffaella De Pasquale, chiamata ad esprimersi entro la fine di gennaio sull’eventuale rinvio a giudizio per omicidio colposo. In aula era presente l’avvocato di parte civile Pasquale Di Gabriele, nominato dal marito della vittima, e Silvia Finocchiaro del foro di Napoli per conto dei figli. Dopo la costituzione delle parti, Di Gabriele ha chiesto ed ottenuto dal gip che sia chiamato in causa anche il comune di Formia, in qualità di responsabile civile. In caso di rinvio a giudizio e successiva condanna dell’ex primo cittadino, il comune sarebbe dunque chiamato a rispondere civilisticamente in solido delle eventuali negligenze appurate. Nella notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre 2012, il Golfo di Gaeta fu colpito da un forte nubifragio. Seguirono alcune ore di panico durante le quali il Rio d’Itri straripò. Un’ondata di piena strappò l’ottantaduenne Concetta Gigliano, dalle braccia del marito, mentre tentavano insieme di allontanarsi. Fu ritrovata riversa in una vigna, a diverse centinaia di metri di distanza. Intanto, mentre si attende che la Regione faccia partire i lavori (la promessa è per fine anno), il comune di Gaeta ha sbloccato 75.000 euro per le risistemazioni più urgenti. Presso la procura del tribunale di Cassino giace un esposto del comitato civico “Pontone” per eventuali danni causati dal ritado degli interventi di ripristino del corso del torrente. Il timore che un cambio repentino delle condizioni metereologiche possa riprodurre le condizioni delle alluvioni del 2012 e del 2014 è molto radicato sia nei residenti che nei e titolari di tre aziende agricole, ancora non rimborsati. Al tavolo tecnico promosso dai sindaci la Regione, attraverso il consigliere Enrico Forte, ha risposto annunciando i primi lavori entro fine anno.

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