Gaeta / Da Caserma Cosenz a Palazzo della cultura

GAETA – Da Caserma Cosenz a Palazzo della cultura. Sabato 10 ottobre 2015, alle ore 10, si terrà l’inaugurazione del Palazzo della Cultura, presso l’ex Caserma Cosenz, in Via SS. Annunziata a Gaeta Medievale. Grande la soddisfazione del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano per l’importante obbiettivo raggiunto: “Dopo circa 40 anni di concorsi di idee, progetti, lavori iniziati e mai portati a termine, lunghi periodi di stand by, l’ex caserma Cosenz finalmente diventa il Palazzo della Cultura della Città di Gaeta, nel pieno rispetto e condivisione delle indicazioni progettuali definite dalla Regione Lazio. Ancora un data storica per il Comune, scritta attraverso l’impegno laborioso della nostra Amministrazione. Appena insediati, grazie alla costanza dell’Assessorato alle Opere Pubbliche, curato da Cristian Leccese, abbiamo riavviato l’iter burocratico amministrativo che, oggi, ci permette di fare spazio all’Arte e alla Cultura, restituendo alla città una struttura al servizio delle espressioni culturali, artistiche e delle esigenze formative dei suoi cittadini: un palazzo destinato anche a custodire e divulgare la memoria storica di Gaeta. Con orgoglio, senza presunzione alcuna, ma con la salda consapevolezza di chi lavora per il bene comune, affermiamo di essere riusciti laddove altri prima di noi hanno fallito!”.

La cerimonia inaugurale prenderà il via alle ore 10, con il taglio del nastro e la benedizione dell’Arcivescovo di Gaeta S.E. Fabio Bernardo D’Onorio.
Seguiranno i saluti del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, del Presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna, del Presidente della Fondazione G. Caboto Cesare D’Amico.
Da Caserma Militare, dunque, a Palazzo della Cultura una riconversione travagliata, durata 40 lunghi anni, che finalmente giunge al termine. La struttura borbonica realizzata per scopi militari, è dedicata ad uno dei protagonisti del Risorgimento italiano nato a Gaeta l’11 gennaio 1820, secondogenito di 8 figli. Enrico Cosenz si forma alla Nunziatella di Napoli a partire dai 12 anni.
Per le sue idee opposte al governo borbonico, si trasferisce a Venezia, a Genova e a Torino, restando vicino al suo compagno di studi Carlo Pisacane; è al fianco di Garibaldi nella spedizione dei Mille, diventando Ministro della Guerra a Napoli nel Governo provvisorio. Ma Enrico Cosenz si distacca dalla figura di legionario dell’epopea garibaldina, divenendo il divisionario dell’Esercito Regolare fedele al re: dopo il 1861, il suo impegno nel formare il nascente Esercito Italiano, permetterà di aprire le porte ai valorosi e coraggiosi militari dell’Esercito Borbonico. Cosenz è l’ordinatore del nuovo giovane Esercito Italiano e sarà proprio lui ad imporre la tradizione, la cultura e l’organizzazione militare che tutt’oggi contraddistingue l’istituzione.

Il 29 luglio 1882 è nominato primo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, nonostante la forte opposizione di Enrico Cialdini. Enrico Cosenz muore a Roma il 28 settembre 1898, e nei giorni successivi, non per caso, una delle più grandi caserme militari di Gaeta, fino ad allora intitolata all’Annunziata, viene dedicata all’illustre cittadino gaetano. Nel secondo dopoguerra la Caserma Cosenz vive un momento di grande solidarietà, accogliendo al suo interno i profughi Giuliano-Dalmati, su disposizione del Prefetto di Latina Gaetano Orrù.

“L’edificio consta di 4 livelli – spiega l’Assessore alla Cultura Francesca Lucreziano – al piano terra si sta definendo il progetto del Museo Demo-etno-antropologico del mare; al primo piano ha sede il Museo del Centro Storico Culturale “Gaeta” con un ampio allestimento modulare che nel corso del tempo potrà raccontare la città di Gaeta attraverso i molteplici reperti esposti; al secondo piano la biblioteca comunale, l’archivio storico e la biblioteca d’interesse locale del Centro Storico Culturale “Gaeta”, danno la possibilità di avere ampi spazi a disposizione per studio, ricerche a carattere locale, oltre alla possibilità di momenti di aggregazione, incontri culturali e attività formative in genere. Il terzo piano ospita l’Istituto Tecnico Superiore Fondazione Caboto che vi ha realizzato aule didattiche e aule polivalenti idonee anche per attività convegnistiche e seminariali al servizio della città. Il Palazzo della Cultura è, quindi, a totale gestione comunale. L’attività svolta dall’Istituto Tecnico Superiore è essa stessa servizio pubblico, istituito dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito dell’alta formazione tecnica e professionale, con centinaia di giovani che ogni anno arrivano da tutta Italia, per acquisire e perfezionare le loro competenze nel settore trasporti marittimi e logistica. Un’importante risorsa della città di Gaeta che va ad implementare la formazione marittima garantita dall’Istituto Tecnico Nautico Caboto che ha meritatamente conquistato il grado dell’eccellenza sul territorio nazionale”.

“In questi giorni – aggiunge l’Assessore Lucreziano – tante persone si stanno adoperando affinché tutto sia pronto per l’apertura del Palazzo della Cultura: il dirigente del Dipartimento di settore dr. Pasquale Fusco, la funzionaria comunale d.ssa Graziella Zona, i dipendenti degli uffici comunali competenti, il presidente del Centro Storico Culturale “Gaeta” prof. Erasmo Vaudo, i soci dell’Associazione Centro Storico S. Erasmo e l’intero staff dell’I.T.S. Fondazione Caboto. A tutti loro esprimo un sentito ringraziamento per l’impegno e la professionalità mostrati nel trasferire quanto di più prezioso si custodisce in questi luoghi di cultura e storia. Un plauso particolare va al Centro Storico Culturale Gaeta per gli oltre 40 anni di attività, durante i quali ha garantito la conservazione di numerosi reperti cittadini, oltre alla notevole opera di diffusione della cultura locale svolta attraverso mostre ed eventi, studi e ricerche!”

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