PIEDIMONTE SAN GERMANO – Il Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone ha emanato un comunicato stampa in cui si esprime in merito al furto di contatori d’acqua verificatosi nella cittadina:
“E’ di 22 giorni fa l’amara sorpresa di una famiglia con 3 minori che ritornando nella propria abitazione dopo la spesa si è accorta che il contatore dell’acqua non c’era più. Non riuscendo a regolarizzare tutte le bollette dell’acqua, a causa della situazione disagiata in cui attualmente vivono, la famiglia pedemontana si è vista sottratto quel bene “inalienabile” per l’essere umano, al quale non si può fare a meno, sancito dai Diritti Universali dell’Uomo e ribadito nell’ultimo referendum nazionale popolare del 2011.
Eppure ancora oggi dobbiamo fare i conti con questa scandalosa vicenda della mala gestione di Acea ATO5, contro quei sindaci ignavi che da anni permettono all’ “esattore Acea” di vessare e ricattare i cittadini. Così, intorno ai primi di Settembre, alcuni membri del Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone, Marcello Iacovella per il Comitato Acqua Nostra Cassino e Alessandro Barbieri della Consulta dell’Ambiente di Piedimonte S.G., sono intervenuti portando all’attenzione del sindaco Nocella l’urgente problema, essendo egli la massima autorità sanitaria, con la promessa che avrebbe risolto non solo quest’ultimo caso ma anche altri simili.
«Nella mattinata del 18 settembre – commentano Iacovella e Barbieri – non riscontrando alcun provvedimento dall’amministrazione comunale, siamo dovuti intervenire presentando alla caserma locale dei Carabinieri formale “denuncia di furto contro ignoti” e ripristinando il relativo servizio idrico con l’installazione di un nuovo contatore. Il Coordinamento Provinciale – ricordano i membri – supporta gratuitamente da anni chiunque voglia difendere il diritto all’acqua. Cogliamo l’occasione per ricordare che sia a Cassino, sia a Piedimonte ci si può rivolgere agli sportelli gratuiti mediante i nostri contatti. La lotta continua».
