Scauri

Impianto di mitilicoltura a Scauri, anche Formia dice no: l’appello del consigliere Ciaramella

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FORMIA – L’impianto di mitilicoltura a Monte d’Oro continua a tenere banco nella politica locale. Finalmente giunge una posizione chiara da parte del Comune di Formia, anticipata con l’assessore Eleonora Zangrillo che ha risposto all’appello del consigliere comunale del Partito Democratico di Minturno Gerardo Stefanelli.

Gennaro Ciaramella
Gennaro Ciaramella

E’ il consigliere comunale del PD di Formia, Gennaro Ciaramella, a tornare sull’argomento. “La notizia dell’impianto in via di autorizzazione da parte della Regione Lazio nelle acque antistanti il parco Riviera di Ulisse, desta preoccupazione per un territorio che risulta formalmente tutelato, ma che di fatto continua ad essere esposto ad un aumento delle attività che impattano potenzialmente sull’ambiente. Tematiche come queste interessano l’intero comprensorio e non i singoli Comuni: il Golfo di Gaeta, proclamato area sensibile, continua ad essere interessato da attività che appesantiscono l’habitat marino e che vanno contro la naturale vocazione di queste aree, quella turistica”, esordisce l’esponente della maggioranza di Formia.

“Le amministrazioni del golfo devono adoperarsi unitariamente – continua Ciaramella- affinchè vengano finalmente spostati offshore anche gli impianti di Gaeta, a tutela dell’intero golfo e del comparto turistico (a tal proposito esiste già un protocollo d’intesa firmato dall’allora amministrazione regionale targata Marrazzo) in quanto determinanti sullo stato di salute delle acque del sud pontino.

Ha ragione il collega di Minturno Gerardo Stefanelli quando dice che si tratta di una tematica che interessa l’intero Golfo di Gaeta e bene ha fatto il Consiglio Comunale di Minturno a votare in modo unitario la mozione da lui presentata; cominciare a ragionare e agire seriamente come comprensorio è l’unico modo per promuovere la zona, attrarre risorse, offrire possibilità di sviluppo e diventare un polo importante”.

“Sono convinto che le figure istituzionali preposte sapranno rappresentare bene le ragioni di questo territorio, da tempo in difficoltà”, conclude Ciaramella.