Minturno / Stagione teatrale saltata e restano ancora da pagare i debiti dell’anno scorso

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Tavole sconnesse del palco del Teatro Romano
Tavole sconnesse del palco del Teatro Romano

MINTURNO – Resta chiuso il Teatro Romano di Minturnae. Niente spettacoli quest’anno, come già accaduto in precedenza nel 2012 e nel 2013. Il Comune di Minturno non ha risorse per poter allestire una seppur minima stagione teatrale come l’anno scorso. Anzi, quella dello scorso anno è ancora da pagare. Già, perché nei debiti fuori bilancio ancora da riconoscere figura la somma di 13mila euro. In particolare, devono ancora essere saldati gli straordinari dei dipendenti del Comprensorio Archeologico (5mila euro) e del Comune di Minturno (2mila euro), oltre a servizi vari, come per esempio i bagni chimici (6mila euro).

L’amministrazione comunale ha già provveduto a pagare il canone per l’affitto del Teatro Romano alla Sovrintendenza dei Beni Archeologici, 6mila euro. Una cifra forfettaria per tre serate, poi ridotte a due per l’annullamento del “Processo alla Strega” di Ornella Muti. Nel mese di agosto 2014 si sono svolti “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, con Giorgio Albertazzi e Franco Castellano, e “Sogni e bisogni” di Vincenzo Salemme. Spettacoli garantiti dal Teatro Ghione di Roma, con il quale il Comune di Minturno ha stipulato una convenzione, che si sarebbe dovuta rinnovare anche quest’anno. Ma, purtroppo, è venuto meno il sostegno della Regione Lazio e della Provincia di Latina, che sarebbe servito a compensare tutte le spese e a garantire la stagione di quest’anno. Ma così non è stato.

Uno dei box adibiti a spogliatoi e camerini
Uno dei box adibiti a spogliatoi e camerini

Inoltre, ancora oggi il palco risulta inutilizzabile. Lo scorso anno si è provveduto a realizzare una copertura della superficie del palco, una sorta di palliativo, che ha permesso di realizzare le due piece teatrali andate in scena. Quello che oggi si presenta ai visitatori è uno spettacolo desolante: le assi di legno sono deformate, molte delle quali danneggiate in modo serio; numerosi chiodi fuoriescono rendendo pericolose anche le più semplici perfomance. I box adibiti a spogliatoi e camerini sono abbandonati e alla mercé delle intemperie.

Un vero peccato per quello che una volta era un fiore all’occhiello del Comune di Minturno, un Teatro Romano dove d’estate fino a una decina di anni fa risuonavano le commedie di Plauto e Aristofane e rientrava nel circuito di spettacoli del Teatro Greco di Siracusa.
Giuseppe Mallozzi

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