Castelnuovo Parano / Cane ferito e agonizzante sulla superstrada, salvato in extremis

CASTELNUOVO PARANO – Una brutta storia, che avrebbe potuto avere un epilogo peggiore, ha visto come protagonista un cagnolino meticcio che questa mattina si trascinava sull’asfalto sulla superstrada Formia – Cassino, alle porte del comune di Castelnuovo Parano, nella frazione di S.Antonio Abate, senza che nessuno si fermasse a prestargli soccorso.

Intorno alle 8.30 un pendolare che si stava recando al lavoro a Formia con la sua automobile, notato l’animale in enormi difficoltà sulla carreggiata, è tornato indietro e ha soccorso il cane proteggendolo con la sua auto, posteggiandola sulla strada con le 4 frecce accese a mo’ di scudo. Ad aiutarlo si è fermata anche un’altra signora alla guida di un furgoncino.

I due passanti di buon cuore hanno subito chiamato i Carabinieri della vicina Stazione, i quali sono intervenuti tempestivamente. I militari hanno provveduto anche ad avvertire la ASL competente di Cassino che si è recata sul posto con un veterinario il quale ha prestato i primi soccorsi all’animale ferito.

Il cagnolino aveva entrambe le zampe posteriori spezzate e un po’ di sangue che gli usciva dalla bocca, segno che molto probabilmente era stato investito da qualche automobilista che non si è nemmeno fermato a soccorrere l’animale (come invece prevede la legge) il quale, non riuscendo a camminare, si strusciava sull’asfalto, guaendo per il dolore.

Il cagnolino, che presenta anche evidenti segni di denutrizione, è stato prelevato dal personale Asl per prestargli tutte le cure del caso e fare i dovuti controlli per verificare se sia munito di microchip (in modo da risalire al proprietario) e capire se si sia perso o se, come purtroppo capita molto di frequente nel periodo estivo, sia stato abbandonato da un padrone senza scrupoli né alcun senso civico.

A quanto si apprende dalle ultime notizie, il cagnolino ha il microchip e i sanitari sono risaliti alla proprietaria, che è di nazionalità straniera, ma per il momento sembra irrintracciabile. L’animale adesso è in viaggio verso Roma per ricevere tutte le cure di cui ha bisogno presso il canile “Percorso Sicuro” dove sarà operato.

Se non si riuscirà a rintracciare la padrona, si procederà a trovare per lui una nuova famiglia che lo adotti e lo ami.

Una brutta avventura, che poteva finire nel peggiore dei modi se due persone dal cuore grande non si fossero prestate a soccorrerlo.

E’ bene ricordare sempre che l’abbandono e il maltrattamento di animali sono reati penali, come previsto dalla Legge 20 luglio 2004, n. 189, art. 544-bis e 544-ter del codice penale e art. 727 e 727 bis, oltre al nuovo articolo 131-bis del Codice penale, punibile con l’arresto fino ad un anno e il pagamento di un’ammenda da 1000 a 10.000 euro per l’abbandono, e la reclusione da 3 a 18 mesi e il pagamento di un’ammenda da 3000 a 15.000 euro per il maltrattamento.

Inoltre, anche l’omissione di soccorso di un animale, nel caso in cui lo si abbia investito, è passibile di denuncia, vige infatti l’obbligo di soccorso previsto dall’articolo 31 e dal comma 9-bis dell’art. 189 del Codice della Strada della Legge 120/2010 e del relativo Decreto Ministeriale 9 ottobre 2012 n.217

Chiunque sia testimone di maltrattamento a abbandono di un animale è tenuto a denunciare il fatto alle autorità competenti, ovvero Carabinieri e Vigli Urbani, e contattare una delle tante associazioni animaliste presenti sul territorio come l’Enpa – Ente Nazionale Protezione Animali, La Lega Nazionale per la Difesa del Cane o la Lav- Lega Anti Vivisezione, solo per citarne alcune.

Gisella Calabrese

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