La data è stata già fissata. A dicembre un nuovo sciopero bloccherà tutta Italia. Ecco chi si asterrà dal lavoro
Si prospetta un mese piuttosto intenso per quanto riguarda gli scioperi che coinvolgeranno vari settori con inevitabili disagi per gli utenti.

E’ questo il caso di chi utilizza i mezzi pubblici a Roma dove venerdì 14 novembre è previsto uno sciopero indetto dall’ATAC, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale. Bus, metro e tram non circoleranno dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20 alla mezzanotte. Nel settore dei trasporti, si prospettano altre due giornate davvero critiche tra giovedì 27 e venerdì 28 novembre per lo sciopero generale indetto da varie sigle sindacali (tra cui Cub, Uil e Cobas) che riguarderà tutti i settori pubblici e privati.
“Saremo in piazza insieme contro la finanziaria di guerra del Governo e per fermare la corsa al riarmo“, fa sapere l’Unione Sindacale di Base. Approvazione della nuova Legge di Bilancio che è anche il motivo di un ulteriore giornata di sciopero generale. A indirla è stata la CGIL con un annuncio da parte del segretario Maurizio Landini.
Sciopero generale in Italia, questa la data della giornata di protesta
Venerdì 12 dicembre, questa la data scelta dalla CGIL per la mobilitazione nazionale indetta per protestare contro la Legge di Bilancio 2026, ritenuta inadeguata per fronteggiare emergenze come il caro vita, la precarietà e il taglio dei servizi. Lo sciopero coinvolgerà tutti i lavoratori pubblici e privati iscritti al sindacato con ripercussioni su trasporti, scuole, ospedali, sanità privata, commercio e industrie.
La CGIL chiede aumenti salariali veri, più risorse per istruzione e sanità, stop all’aumento dell’età pensionabile e un piano per favorire il lavoro stabile e combattere la precarietà. Dopo l’annuncio sullo sciopero, la risposta di Giorgia Meloni non si è fatta attendere.

La Premier ha commentato con sarcarsmo sui social, la decisione di fissare la giornata di protesta di nuovo di venerdì, scelta criticata anche da Salvini. Battute che hanno irritato Landini il quale ha ribadito che chi sciopera lo fa per un atto di dignità, rinunciando anche a una parte dello stipendio, e non certo per concedersi un weekend lungo.
CGIL che il 12 dicembre 2025 scenderà in piazza da sola. La linea della CISL è diametralmente opposta a quella del sindacato guidato da Landini. CISL che ha indetto manifestazioni per il giorno seguente, sabato 13 dicembre, per rilanciare il “Patto delle Responsabilità” ovvero un dialogo costruttivo con il Governo per affrontare le emergenze del paese. La spaccatura sul fronte sindacale riguarda anche la UIL che deve ancora decidere le azioni da intraprendere nei confronti della Legge di Bilancio che il Governo deve approvare con la scadenza vincolante del 31 dicembre, ultimo giorno utile per evitare l’esercizio provvisorio.





