Arriva un’altra decisione davvero significativa in tema di Autovelox. Riguarda le multe emesse nel 2024 in questi comuni sulle quali la Prefettura avrebbe deciso di non pronunciarsi
Un tema che sta diventando davvero scottante quello degli Autovelox in Italia tra pronunciamenti della Cassazione e decreti ministeriali.

Recentemente la Suprema Corte ha respinto un ricorso presentato dal comune di Ventimiglia ribadendo che la validità delle multe per eccesso di velocità emesse dagli autovelox sussiste solo se il rilevatore è omologato. Manca poco più di un mese poi al 29 novembre, giorno in cui tutti gli enti che hanno installato un autovelox devono fornire i dati richiesti sui dispositivi sull’apposita piattaforma al fine di completare la mappatura territoriale degli stessi. Il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, lo ha ribadito. Tutti gli autovelox non censiti saranno considerati come spenti e senza efficacia sanzionatoria.
A proposito di annullamento dei verbali, potrebbe creare un precedente il caso di cui ha dato notizia Altvelox, l’associazione nazionale tutela utenti della strada, che riguarda la decisione presa dalla Prefettura di Belluno sulla contestazione di multe emesse nel 2024 dai comuni di Belluno, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Cencenighe Agordino e San Tomaso Agordino.
Multe da Autovelox annullate, ecco cosa è accaduto
Come si apprende dal sito dolomiti.it, la Prefettura avrebbe lasciato decorrere i termini di legge previsti dall’articolo 203 del Codice della Strada su una serie di ricorsi presentati da automobilisti multati per eccesso di velocità nei territori citati. Ricorsi che – puntualizza Altvelox – sono scaturiti per verificare la debita omologazione degli autovelox e la sussistenza dei requisiti di installazione degli stessi su strade prive di un elevato tasso di incedentalità.
La decadenza dei termini sui ricorsi equivale automaticamente a un accoglimento in blocco degli stessi con la conseguente nullità delle sanzioni emesse. Per Altvelox, la decisione della Prefettura di far decadere i verbali senza un pronunciamento in merito equivale a “una resa istituzionale” in quanto si è preferito “nascondersi dietro il silenzio amministrativo” anziché “assumersi la responsabilità di un atto di annullamento motivato.”

“L’autorità che dovrebbe garantire la correttezza dei procedimenti si è sottratta al suo dovere di trasparenza, lasciando decadere la multa senza motivazione formale. E’ un precedente gravissimo“, questo il commento di Gianantonio Sottile Cervini, presidente di Altvelox. Effettivamente, la vicenda rischia di trasformarsi in un precedente amministrativo rilevante in un momento storico in cui la legittimità di numerosi autovelox impiegati dai Comuni italiani rischia di essere minata da provvedimenti che pregiudicano le funzionalità degli stessi.
Un tema che pone comunque evidenti interrogativi in tema di sicurezza stradale. Paradossalmente infatti un automobilista che percorre un tratto di strada anche oltre i 50 km/h rispetto al limite consentito, mettendo in pericolo se stesso e gli altri utenti, può ottenere l’annullamento del verbale se un autovelox risultasse non omologato.





