Il dirigente bianconero sotto accusa, non tutti i conti tornano, anzi: bocciatura palese su una mossa che non ha convinto
In questa stagione, la Juventus è ripartita con ambizioni di alto livello, dopo le ultime annate decisamente difficili. L’astinenza da grandi traguardi si fa sentire, per un club che storicamente è stato abituato a vincere spesso e volentieri. Una abitudine che si vorrebbe riprendere quanto prima, anche se non sarà facile.
Dopo le difficoltà del biennio Giuntoli, il timone è stato passato a Damien Comolli, nella speranza che la sua competenza e bravura nella gestione delle risorse tecniche e finanziarie possano aiutare il club. Il dirigente però è stato onesto nell’inquadrare quelli che sono i problemi attuali e a fine mercato aveva chiarito come le mosse dovranno essere il più possibile oculate e ponderate nel miglior modo possibile.
Tuttavia, pur con un calciomercato condotto quasi del tutto al risparmio, le mosse del dirigente francese non hanno convinto del tutto. E anzi, la sensazione è che un investimento da 40 milioni non sia stato particolarmente azzeccato.
Juventus, il giornalista Paganini all’attacco: “Openda? Forse era meglio comprare qualcun altro”
Parliamo dell’attaccante Lois Openda, preso l’ultimo giorno di mercato, virando su di lui dopo che si era provato a prendere Kolo Muani ma senza successo. Tuttavia, un affare che non ha entusiasmato particolarmente l’ambiente torinese e nemmeno gli addetti ai lavori. Di sicuro, non il giornalista ‘Rai’ Paolo Paganini, che sui social ha criticato Comolli per l’affare con il Lipsia.
Il costo complessivo dell’operazione è ritenuto eccessivo da Paganini e anzi, forse, le priorità avrebbero dovuto essere altre. Ecco quanto sostiene il giornalista in un post sul suo profilo ‘X’ che ha avuto diverse interazioni: “Openda potrà rivelarsi determinante o meno, si vedrà. Ma ribadisco che invece di spendere 40 milioni di euro per lui, la Juventus avrebbe dovuto investire quella somma su un centrocampista e magari su un laterale destro“.
In effetti, non sono pochi coloro che pensano che ci siano delle carenze per la Juve negli altri reparti e che il rendimento della compagine di Tudor potrà finire con il risentirne alla lunga, nonostante un inizio apparso discreto. Nel frattempo, la Juventus arriva a tre pari di fila, con l’1-1 con l’Atalanta, e inizia a interrogarsi sulla sua effettiva consistenza.