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Ansia Escherichia coli in Italia, cosa evitare assolutamente a tavola

Escherichia coli il germe che sta mandando nel panico milioni di consumatori, ecco cosa bisogna evitare assolutamente a tavola. Tutto quello che c’è da sapere.

Si tratta di un batterio, fa parte del microbiota intestinale degli uomini e degli animali a sangue caldo. la maggior parte dei batteri dell’Escherichia coli sono innocui, dal momento che fanno parte dei microrganismi che vivono nel nostro organismo.

Ansia Escherichia coli in Italia, cosa evitare assolutamente a tavola (Temporeale.info)

Solo alcuni ceppi possono essere considerati pericolosi e causare patologie più o meno gravi a carico dell’intestino e dell’apparato urinario. L’Escherichia coli è un batterio che normalmente vive nella flora batterica, ed è un batterio commensale che sopravvive grazie all’organismo in cui vive, e ha una sua funzione ad esempio produce la vitamina K.

Parliamo di un bacillo asporigeno, può vivere con o senza aria. Ha la capacità di fermentare il lattosio, e ha la capacità di aderire alla parete dell’organo che colonizza. I sintomi dell’infezione del batterio comprendono, dolore addominale, diarrea, anche sanguinolenta in base alla localizzazione dell’infezione al ceppo del batterio coinvolto.

Nausea e vomito e febbre si verificano nella fase iniziale del contagio. questi sintomi compaiono in genere da 12 ore a qualche giorno dopo il contagio con il batterio incriminato, e hanno una durata di una settimana circa. È molto frequente che il contagio avvenga in quelle situazioni in cui esistono condizioni igienico-sanitarie precarie.

La pericolosità dell’Escherichia coli colpisce soprattutto i bambini e sono spesso legati al consumo di alimenti contaminati.

Escherichia Coli, ecco cosa evitare

Secondo il registro SEU ogni anno sono segnalati 60-70 casi di contagio per Escherichia Coli che interessano i bambini, spesso legati al consumo di alimenti contaminati, il più comune tra gli alimenti che può provocare questa infezione nei bambini è il consumo del formaggio al latte crudo. Nel 2022 sono stati segnalati ben 91 di cui 89 riguardavano bambini al di sotto i 5 anni, questi chiaramente sono dati parziali, perché il sistema di sorveglianza riguarda solo i casi più gravi.

Escherichia Coli, ecco cosa evitare (TempoReale.info)

Uno degli ultimi casi di contagi riguarda un bambino di un anno, ricoverato nel reparto di Nefrologia. dell’Azienda ospedaliera di Padova. Il piccolo ricoverato dopo aver sviluppato una sindrome emolitica-uremica (Seu) molto probabilmente causata dal consumo di formaggio al latte crudo in grado di veicolare l’infezione.

Questa infezione Seu è provocata da particolari ceppi di Escherichia coli (STEC) che producono la tossina Shiga presente nell’intestino delle mucche. nel latte non pastorizzato o bollito questo germe può sopravvivere e arrivare al consumatore attraverso il consumo di formaggio preparato con il latte crudo. il batterio negli adulti può provocare dei disturbi lievi, nei bambini sotto i 5 anni può scatenare un’ enterite emorragica, o la Seu anche se la presenza del batterio è minima.

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