C’è un insetto che mette paura a tante persone, e se lo si vede è meglio scappare: viene scambiato per una falena, ma non lo è, e rovina raccolti e paesaggi
E’ arrivato in Europa dopo l’invasione che ha già colpito parte dell’Asia e gli Stati Uniti d’America. Un anno fa, infatti, è stato avvistato in Spagna e gli scienziati sono molto preoccupati, perché è proprio l’Europa il suo ambiente ideale. Si chiama lycorma delicatula, meglio nota come lanterna maculata ed è una specie di piccola cicala con l’aspetto di una farfalla.
Ha provocato danni milionari all’agricoltura dei Paesi che ha raggiunto. I ricercatori dell’INRAE e dell’ANSES sulla rivista Agricultural and Forest Entomology hanno messo in guardia tutti per la possibilità di una vera e propria invasione. Un vero dramma, perché ha provocato da milioni di euro all’agricoltura e ai raccolti delle nazioni in cui già c’è stata.
La lanterna maculata si nutre di numerose tipologie di piante, ma preferisce l’ailanto, un albero ormai molto diffuso in Italia seppur originario dell’Asia. Lo si può trovare soprattutto nei centri abitati, lungo le ferrovie e nei terreni incolti. L’infestazione su larga scala potrebbe causare grossi danni, perché attacca anche susini, peschi, meli, viti e pioppi per un totale di 170 specie.
La lanterna maculata può rovinare agricoltura e paesaggi
Gli esperti riferiscono che in un clima temperato come quello delle regioni del Centro e del Nord in Italia, è l’ideale per la crescita della lanterna maculata. La combinazione, dunque, tra un clima favorevole e l’abbondanza di piante può aumentare il rischio del loro insediamento. Una volta stabilitasi in una nuova zona è difficile eradicarla.
Gli adulti possono essere scambiati per delle falene per le ali anteriori di colore grigio e puntinate di nero. Mentre le ali posteriori sono fasciate, banche e nere, e la zona posteriore è di colore rosso. E’ importante conoscere la ninfa, la forma giovanile, nera e puntinata di bianco. La colorazione che può essere assunta è di colore rossastra, ma in modo più graduale.
Questi insetti non sono pericolosi per l’uomo. Tuttavia, se qualcuno dovesse vederne uno, è meglio che avvisi il servizio fitosanitario regionale, magari scattando una foto inviandola immediatamente. Nel caso dovesse esserci un loro aumento, potrebbero recare danni alla flora italiana oltre che all’agricoltura, ai raccolti e in generale ai paesaggi.