La Juventus piange uno dei suoi ex giocatori, che si è spento lasciando un vuoto incolmabile nella mente e del cuore della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene
La Juventus nei giorni scorsi ha detto addio a uno dei suoi ex presidenti, Franzo Grande Stevens, deceduto all’età di 95 anni. Il prossimo 13 settembre ne avrebbe compiuti 96 ed è stato presidente dal 2 agosto 2003 fino allo scandalo di Calciopoli. Poi ha lasciato la carica a Giovanni Cobolli Gigli e ne è divenuto presidente onorario.
Era soprannominato l’avvocato dell’avvocato, visto che era una persona in cui Gianni Agnelli riponeva grande fiducia. La Juve lo ha salutato così: “La Juventus si stringe nel dolore e nel lutto, e rivolge le condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia di Franzo Grande Stevens”. Oltre all’ex presidente, però, è deceduto anche un ex giocatore dei bianconeri.
Si tratta di Giuseppe Gaspari, di professione portiere, che nel corso della sua carriera ha giocato in squadre importanti come l’Ascoli, il Livorno, il Catania, il Modena e l’Ancona, con quest’ultimo ha avuto un’esperienza anche come allenatore e preparatore dei portieri. Alla Juve ha giocato per una stagione nel 1961/62, un’avventura che lo ha consolidato come un portiere solido e affidabile.
Addio all’ex portiere Giuseppe Gaspari: ha giocato anche nella Juventus
Classe ’32, il nome di Gaspari è legato indissolubilmente a quello dell’Anconitana. Nel 1966 arrivò la vera e propria celebrazione, perché salvò la squadra da una retrocessione quasi certa e la tifoseria dorica lo soprannominò “l’eroe di Rimini”, come riferito da La Nuova Riviera. E’ sempre stato un amante del calcio, per tanti anni è rimasto in questo mondo dopo il ritiro.
E’ stato preparatore dei portieri dell’Ancona attraversando stagioni in Serie C, in Serie B e anche in Serie A sotto le gestioni di Cadè e Guerini. Mentre ha avuto un’esperienza anche nella Vigor Senigallia dove collaborò con Gianfranco Ferretti durante il periodo Edra e nella Jesina in Serie D.
Ma il suo nome è legato a un evento che ha scritto la storia della Serie A: la vittoria del Catania contro l’Inter il 4 giugno 1961 per 2-0, che di fatto tolse lo scudetto dal petto dei nerazzurri e Sandro Ciotti in radio disse una frase: “Clamoroso al Cibali!”. Gaspari era in campo per il Catania. Poi andò alla Juve dove giocò quattro partite.