Arriva una sentenza fondamentale sulla cancellazione dei debiti: verdetto che segna una svolta, cosa sta succedendo
Come sappiamo purtroppo molto bene, per milioni di famiglie italiane è molto difficile arrivare a fine mese. Si devono far quadrare i conti e a volte può risultare complicato. Soprattutto, per risolvere la propria situazione, si rischia di contrarre dei debiti, a cui far fronte aggiunge una ulteriore criticità.
Per alcuni, la morsa dei debiti può risultare particolarmente schiacciante, al punto da rendere sempre più complesso andare avanti e trovarsi praticamente stritolati, senza alcuna possibilità di uscita o quasi. Da questo punto di vista, però, le ultime novità regalano un sorriso a tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche. Ci sono determinati casi in cui può avvenire la cancellazione automatica dei debiti, ecco come.
Debiti, la sentenza del Tribunale: possono essere cancellati ed estinti se si prova la buona fede
E’ destinata a fare giurisprudenza in tal senso una particolare sentenza che è stata emessa dal Tribunale di Crotone, a favore di un nucleo familiare della zona. La famiglia, composta da genitori e da due figli, ha ottenuto la cancellazione di un debito complessivo di 60mila euro.
La sentenza è stata motivata dal giudice vedendo affermata l’incolpevolezza della famiglia, che si era trovata sovraesposta all’indebitamento senza colpa alcuna. Dunque, nel momento in cui ricorrano i principi di meritevolezza e buona fede, si può accedere all’esdebitazione.
Le gravi condizioni economiche in cui versava la famiglia in questione avevano generato una situazione insostenibile. Il giudice ha riconosciuto come la coppia genitoriale fosse stata soggetta a una serie di eventi sfortunati e indipendenti dalla propria volontà. Con licenziamenti improvvisi, impossibilità di trovare un impiego stabile e un reddito mensile complessivo che arrivava a 1230 euro, andare avanti era diventato praticamente impossibile.
Per fare fronte ad alcune necessità, in passato, la famiglia aveva acceso alcuni finanziamenti, trovandosi però nell’impossibilità di ripagarli viste le entrate scadenti e poco stabili. E’ stata provata, nella ricostruzione del giudice, l’azione in buona fede e con senso di responsabilità dell’uomo e della donna in questione. I debiti contratti non erano stati frutto di condotte avventate, anzi fin quando possibile il padre aveva provveduto a saldarne alcuni, prima di trovarsi in una vera e propria situazione di tracollo.
