Per presentare la domanda dell’Assegno Unico c’è bisogno di proseguire una modalità del tutto nuova rispetto a quella precedente: ecco cosa si deve fare
L’Assegno Unico è una misura importante di sostegno per quelle famiglie che hanno necessità e rientrano in alcune tipologie di categorie. Non tutte riescono ad arrivare a fine mese, alcune vivono anche sotto la soglia di povertà. E’ chiaro che bisognerebbe che ci siano più misure di sostegno, o comunque che quelle attuali siano più sostanziose dal punto di vista economico.
Anche perché l’Assegno Unico non riguarda gli adulti, ma è un supporto economico da spendere per i figli. Cambiano alcune modalità della domanda nel caso il genitore che l’ha presentata è deceduto. Il genitore in vita può subentrare come intestatario della prestazione, come affermato dall’Inps. Sarà quindi possibile assicurare la continuità dell’accredito.
Questa funzionalità riguarda anche i casi di decesso se c’era già un unico genitore e di morte di entrambi i genitori. L’annuncio è arrivato con il messaggio n. 1796 del 6 giugno 2025. Con la dicitura altro genitore, il genitore rimasto in vita può prendere il posto dell’altro nella domanda dell’Assegno Unico, visto che è considerata non più valida dopo la morte del richiedente. Si fa quindi una nuova richiesta entro un anno dal decesso.
Assegno Unico, la novità sulla presentazione della domanda
Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico non ha subito variazioni, a differenza del 2024. Chi ha presentato domanda a maggio, riceverà la prima mensilità nell’ultima settimana di giugno, così come per il pagamento dell’importo nel caso in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito, come riferito da ‘Qui Finanza’.
Per chi deve presentare l’aggiornamento della DSU e non l’ha fatto a febbraio, ha come termine ultimo il 30 giugno. Se non ci sarà la DSU aggiornata, i richiedenti ricevono da marzo l’importo minimo dell’Assegno Unico, ma se si mettessero in regola potrebbero comunque ricevere le somme spettanti che non hanno ricevuto nei mesi precedenti.
Il minimo dell’importo si aggira intorno ai 57,50 euro, fino ad arrivare a una somma massima di 201 euro per la classe di Isee minima di 17.227,33 euro. Insomma è chiaro che l’Assegno Unico è una forma importante di sostegno, il fatto che il genitore vivo possa sostituire il genitore deceduto nell’intestazione della presentazione con una semplice integrazione è un fatto importante.