Sono in arrivo gli attesi aumenti in busta paga a Giugno. Ecco chi potrà beneficiarne, ritrovandosi quanto dovuto direttamente sullo stipendio
Il mese di Giugno porterà con sé un’importante novità sugli stipendi di una categoria di lavoratori dipendenti con gli attesi benefici che si concretizzeranno, di fatto, in un aumento del compenso mensile percepito.

Ci riferiamo ai dipendenti statali. Dopo sei mesi di attesa, a Giugno, entrerà finalmente in vigore il nuovo meccanismo del taglio del cuneo fiscale, applicabile su chi ha un reddito complessivo fino ai 40.000 euro. Un provvedimento che avrà anche effetti retroattivi con i beneficiari che potranno ritrovarsi nella prossima busta paga anche i relativi arretrati con decorrenza a partire dallo scorso mese di Gennaio. Arretrati, il cui impatto viene stimato in un aumento di stipendio per il solo mese di Giugno (quindi una tantuum) di circa 400 euro.
Per i mesi a seguire, l’aumento sarà strutturale e seguirà una modulazione in base al reddito complessivo del dipendente con la relativa indennità calcolata a seconda della fascia reddituale di appartenenza. I criteri sono stati già stabiliti e seguiranno percentuali e importi che elencheremo di seguito.
Aumenti in busta paga da Giugno: importi e detrazioni
I dipendenti statali che hanno un reddito complessivo fino ai 20.000 euro (vengono considerate anche le altre entrate oltre allo stipendio) percepiranno un bonus fiscale che sarà distribuito in questo modo:
- 7,1% per chi ha redditi fino a 8.100€
- 5,3% per chi percepisce redditi tra gli 8.501 e i 15.000€
- 4.8% per chi ha redditi complessivi tra 15.001 e 20.000€
L’indennità sarà diversa per chi supera i 20.000 euro. In questo caso, il taglio del cuneo fiscale si concretizzerà in una detrazione annuale fissa sullo stipendio dal valore di 1.000 euro se si rientra nella fascia reddituale compresa tra i 20.001 e i 32.000 euro. Per tutti gli altri dipendenti che superano i 32 mila euro ma restano sotto il limite dei 40.000, la detrazione fissa diminuirà progressivamente fino ad azzerarsi.

Il taglio del cuneo fiscale è stato inserito nell’ultima Legge di Bilancio approvata a fine dicembre e operativa per l’anno in corso. Il ritardo nell’applicazione del provvedimento è dovuto anche all’adeguamento della piattaforma NoiPa, gestita dal Ministero dell’Economia, sulla quale i dipendenti statali possono avere visione del cedolino del loro stipendio.
In quello di Giugno, tra aumenti, arretrati e detrazioni previste, troveranno altri due codici ovvero E11 – CREDITO ART.1 COM 4 l.207/2024 (per il Bonus) e E12 – ULTERIORE DETR. ART.1 COMMA 6 L. 207/2024 (per l’Ulteriore Detrazione). Inoltre, proprio con la nuova interfaccia NoiPa, i dipendenti potranno decidere individualmente come gestire l’avvenuto taglio del cuneo fiscale con la possibilità anche di rinunciare ai benefici previsti se si prevede di superare le soglie di reddito sopraelencate per accedere a bonus fiscali o detrazioni.