Arriva una novità molto importante per i pensionati che rischiano di restare senza assegno: ammonta a circa a un terzo, nessuno riesce a credere a questa cosa
La pensione è un momento importantissimo nella vita di una persona. Permette di vivere con un po’ di relax la vita dopo tantissimi anni passati a lavorare. Magari anche facendo lavori pesanti, che inevitabilmente hanno danneggiato fisicamente una persona che oggi è anziana e vorrebbe solo meritarsi un po’ di riposo, magari stando in famiglia e con gli amici.
Non a tutti però è permessa una buona pensione. C’è anche chi non ha lavorato per quarant’anni e quindi non può andarci anticipatamente, magari ha lavorato poco tempo con contratti regolari e quindi può soltanto godere della pensione di vecchiaia. Che tuttavia resta molto bassa, sempre più anziani sono in difficoltà economiche e devono arrangiarsi come possono.
Tuttavia, c’è da dire che il sistema pensionistico nei paesi occidentali è sotto pressione per l’aumento dell’aspettativa di vita e del calo dei lavoratori attivi. E’ uno squilibrio che mette a rischio la sostenibilità economica delle pensioni. Il professor Scott Galloway ne ha parlato negli Stati Uniti e ha suggerito di sospendere la pensione a un terzo dei pensionati.
Un terzo dei pensionati con pensione sospesa: la proposta del prof. Scott Galloway
I pensionati da Scott Galloway “non bisognosi”, secondo il professore, non dovrebbero ricevere la pensione. Si tratta di quelli che hanno un patrimonio sufficiente per vivere senza il sostegno. E chiaramente ha sollevato tante discussioni e polemiche sui temi di giustizia sociale, dignità ed equità. Il rapporto tra chi versa i contributi e chi riceve la pensione è in peggioramento in Italia.
Senza riforme, nei prossimi anni la situazione potrebbe peggiorare ancor di più. Sospendere la pensione a chi è più ricco genera polemiche. Perché la pensione viene ridotta a un contributo assistenziale, quando invece è anche un riconoscimento per una vita passata a lavorare.
Servono diversi interventi per evitare un peggioramento della situazione. Come l’aumento dell’occupazione giovanile, gli incentivi al prolungamento della vita lavorativa e un’innovazione che impedisca di perdere i diritti acquisiti. Escludere automaticamente una categoria invece di intervenire seriamente con un rinnovamento del sistema pensionistico e lavorativo è sbagliato e semplicistico. Questo crea anche ansia e preoccupazione nella mente dei pensionati coinvolti.