Il rimborso del 730 ad agosto può saltare per alcune categorie di persone: scopri anche tu se non lo riceverai
Le famiglie italiane stanno attraversando un periodo difficile, considerando la crisi economica che sta attraversando il paese. L’INPS in questo senso, mette a disposizione dei sostegni economici per riprendere un po’ in mano la situazione. Ma non è semplice, perché in tanti vivono sotto la soglia di povertà e hanno bisogno di continui sostegni e rimborsi per avere un po’ di respiro.
Ci si avvicina, tra l’altro, al periodo del rimborso del 730, ovvero la somma che viene restituita agli italiani che, attraverso la dichiarazione dei redditi modello 730, hanno pagato tasse in eccesso rispetto a quanto dovuto. Ma come accade questo fenomeno? Si verifica quando le detrazioni e le deduzioni fiscali superano l’ammontare delle imposte calcolate sul reddito.
Secondo gli ultimi rumors, chi presenta la dichiarazione dei redditi 730/2025 e indica come sostituto d’imposta l’INPS, potrebbe non ottenere il rimborso, si verifica quando l’Istituto comunica all’Agenzia delle Entrate l’impossibilità di effettuare la funzione di sostituto. Per avere il rimborso fiscale ad agosto tramite l’INPS, bisogna trasmettere la dichiarazione entro il prossimo 31 maggio 2025.
INPS, può saltare il rimborso del 730: la situazione
Dalla fine di luglio, l’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate i codici fiscali delle persone per le quali non potrà fare da sostituto d’imposta. Possono verificarsi diversi casi perché si verifichi questa situazione, come riferito da ‘msn.it’. Il rapporto di sostituzione con l’INPS è cessato entro lo scorso 31 marzo, oppure il contribuente percepisce l’assegno unico o l’assegno sociale. Ma anche la residenza del contribuente all’estero nel corso del 2024 può fare la differenza.
In questi casi elencati, dunque, da parte dell’INPS non ci sarà il conguaglio fiscale e il rimborso non sarà accreditato. Rischiano i titolari di pensioni esenti da Irpef come quelle di invalidità civile, ma anche i percettori dell’assegno unico universale. Così come chi ha ricevuto la NASpI fino a marzo, i titolari di assegni d’invalidità scaduti dopo il 1° aprile 2024 non ancora rinnovati.
Bisogna quindi verificare che non salti il rimborso per chi ha indicato l’INPS come sostituto d’imposta. Per farlo, ci si deve collegare dal sito ufficiale INPS accedendo con SPID, CIE o CNS, oppure tramite App INPS Mobile. Poi andare su Prestazioni e Servizi, Assistenza Fiscale (730/4) e cliccare su servizi al cittadino. Ci si troverà di fronte al modello ricevuto dall’INPS e la risposta.