I dirigenti del Milan hanno ricevuto delle accuse pesanti da parte di un grande ex calciatore, che per breve tempo è stato presente anche in società: cos’ha detto
Quella del Milan è stata una stagione difficile da digerire, con l’obiettivo principale che era lottare per lo Scudetto, quantomeno entrare in Champions League e fare bene nella grande coppa. Ma le cose non sono andate bene, l’uscita contro il Feyenoord è ancora un brutto colpo. A parlare dei problemi del club rossonero è stato Zvonimir Boban, per nove anni calciatore e per 7 mesi dirigente.
Boban ha rilasciato una lunga intervista al canale Youtube di Andrea Longoni, soffermandosi sull’inadeguatezza della proprietà. In primis, ha parlato del rapporto con Maldini con il quale c’era grande feeling: “Certe cose si dicono per denigrare la forza del lavoro soprattutto di Maldini, io sono rimasto solo 7 mesi dove abbiamo posto le basi. Con Paolo si lavorava sempre insieme, a volte eravamo in disaccordo, ma c’era troppo amore tra di noi”.
Con Maldini le cose andavano bene, i due erano d’accordo, però con la proprietà il discorso era molto diverso. La sensazione che aveva Boban, come spiegato anche nell’intervista, era che si dovesse lottare anche contro Singer.
Milan, Boban spiega il rapporto con la proprietà e con Furlani
Su Furlani, Boban ha detto: “Non voglio essere inelegante, ma con Furlani ho fatto cose molto strane, perché lui doveva anche provare a convincere Singer di lasciarci una parte dei soldi delle cessioni di Suso e Piatek”. Ma cos’è che non è andato? L’ex dirigente del Milan si è espresso così: “Mi sono accorto subito che ci fosse qualcosa che non andava. Già quando mi hanno raccontato l’idea folle che conoscevo… Praticamente dovevamo lottare contro la nostra proprietà per il bene del Milan”.
Continua dicendo: “Paolo mi sprona e così è iniziata la lotta. Non è che non sapessi che certe culture, o non culture, sarebbero state un problema per noi nel nostro lavoro. L’ho accettato nonostante sia finito presto, ma rifarei tutto come ho fatto, perché comunque ci ho pensato tanto”.
Boban si è poi soffermato su ciò che è successo: “Ad agosto mi avevano tolto potere di firma, mettevano paletti assurdi. Loro dopo tre mesi ci hanno quasi delegittimato con un’imboscata, non sono gente di calcio, non capiscono”. Parole molto dure nei confronti di un Milan nel quale i tifosi rossoneri faticano a riconoscersi.