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Allarme in cucina, tracce di contaminanti in uno dei prodotti più amati

Problemi per la sicurezza alimentare, un prodotto fa rilevare tracce di fattori contaminanti e scatta l’allerta tra i consumatori: tutte le info utili

Il cibo è necessario alla nostra sopravvivenza, ma come sappiamo è anche un piacere. Da questo punto di vista, possiamo ritenerci estremamente fortunati in Italia, con gli alimenti che compongono la celebre dieta mediterranea quasi sempre di altissima qualità, oltre che utili alla salute del nostro corpo.

Allarme in cucina, tracce di contaminanti in uno dei prodotti più amati – Temporeale.info

Sulle nostre tavole possiamo contare spesso e volentieri su autentiche primizie, che tutto il mondo ci invidia. Il che rende estremamente gradevole il momento dei pasti, con la possibilità di variare molto tra diverse tipologie di alimenti, con risultati sempre di altissimo livello.

Non è un caso che la cucina italiana sia una delle nostre eccellenze. Naturalmente, quando si acquista qualcosa, che sia al supermercato o presso altri rivenditori, sarebbe sempre importante controllare e accertarsi dell’effettiva qualità, per non correre dei rischi. Purtroppo, in alcuni casi andiamo incontro a brutte sorprese e alla scoperta di contaminazioni impreviste.

Allarme alimentare, celebri marche di olio extravergine d’oliva con tracce di sostanze plastificanti: il dettaglio

La notizia che filtra dalla Francia è di quelle che rappresentano una mazzata, per la produzione nostrana. La rivista di consumatori francesi “60 milions de consommateurs” ha condotto un test che ha portato a rilevare in ben 22 bottiglie diverse di olio extravergine d’oliva dei fattori contaminanti.

Allarme alimentare, celebri marche di olio extravergine d’oliva con tracce di sostanze plastificanti: il dettaglio – Temporeale.info (foto da Pixabay)

I risultati hanno riguardato anche marche celebri della produzione italiana, come Carapelli, Monini e Costa d’Oro. Nello specifico, quanto emerso dai test condotti ha svelato che nel prodotto sono presenti da uno a tre ftalati, sostanze plastificanti considerati interferenti endocrini. In più, in alcuni dei casi sotto esame sono state rilevate anche tracce di dietilesil tereftalato, un plastificante di nuova generazione, i cui effetti sulla salute sono ancora sconosciuti. Si tratta di sostanze che possono contaminare l’olio nel corso delle operazioni di stoccaggio e trasporto, motivo per cui tutti i produttori dovrebbero attenersi a regole molto rigide per evitare tutto questo.

Va detto che comunque i risultati complessivi dell’analisi condotta sugli oli italiani non sono negativi. Nella classifica stilata dalla rivista francese, il Costa d’Oro versione bio ha guadagnato la terza posizione con 14 punti in una scala fino a 20. Quinto posto invece per il Carapelli bio, con 13,6 punti.

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