Il Comune di Minturno

Minturno / Il Comune chiude a causa del blackout idrico. Chianese scrive al sindaco Graziano

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MINTURNO – La mancanza di acqua che sta caratterizzando le ultime ore ha avuto ripercussioni anche sul normale andamento del lavoro degli uffici comunali. Infatti, oggi pomeriggio il Comune ha chiuso i battenti per il rientro del martedì.

“Si avvisa la Cittadinanza che, a causa del prolungamento dell’interruzione del flusso idrico a Minturno, fino alle ore 22 di oggi 30 giugno, è disposta la chiusura pomeridiana degli uffici comunali”, si legge in una nota firmata dal vicesindaco Gianfranco Colacicco.

Resta da vedere se, nel caso di un proseguo del disservizio anche nella giornata di domani, gli uffici comunali saranno aperti oppure si protrarrà la chiusura del palazzo municipale.

L’interruzione del flusso idrico, iniziata da ieri mattina, si sta registrando a Minturno centro e nelle frazioni di Tufo e Tremensuoli. In quest’ultima, i residenti lamentano il fatto che non è stata prevista alcuna autobotte. Infatti, tre mezzi sono stati posizionati presso la chiesa di san Pietro apostolo nel centro storico di Minturno, presso l’ex ospedale in Via degli Eroi e presso la piazza antistante, la chiesa di san Leonardo a Tufo.

La frazione di Tremensuoli invece è restata all’asciutto. “Tremensuoli – dichiarano alcuni residenti – ancora una volta è stata giudicata una frazione di serie B. Perché Acqualatina e l’amministrazione comunale di Minturno non sono intervenute? Forse perché gli abitanti di Tremensuoli non pagano l’acqua come i rimanenti cittadini del Comune? Ancora una volta la popolazione tremensuolese non è presa in considerazione. Bisogna ribellarsi una volta per sempre e ricordare al Sindaco che anche la frazione di Tremensuoli è parte integrante del Comune di Minturno”.

Raffaele Chianese
Raffaele Chianese

Intanto, il consigliere comunale Raffaele Chianese ha scritto una lettera aperta al sindaco Paolo Graziano, con la quale lo invita “a chiedere ad Acqualatina il risarcimento per i gravi danni materiali e immateriali arrecati a Minturno e ai cittadini Minturnesi per l’interruzione del flusso di ben 5 giorni tra febbraio 2015 e giugno 2015 e tuttora in corso”.

“La nostra dignità – continua Chianese – ne esce gravemente lesa e la nostra immagine compromessa in tutta la provincia. Sindaco, tutti i cittadini sono in attesa di una risposta e sono stanchi di essere maltrattati e ignorati da Acqualatina. Rivendichiamo la nostra dignità e la dignità di tutta Minturno.

Egregio Sindaco, sono certo che la questi concetti appartengano non solo a tutti i Minturnesi e non solo a me ma anche a te. Si tratta di princìpi sacrosanti che consideriamo tuo dovere istituzionale difendere. Quindi ti invito a farti parte attiva ed efficace nel ripristinare la dignità e l’immagine compromesse di Minturno con ogni lecito mezzo”.

“Ovviamente – conclude Raffaele Chianese – il risarcimento deve avvenire direttamente ai cittadini sotto forma di diminuzione relativa nella prossima bolletta”.