Alessandro Del Piero al centro di un dibattito particolare, dichiarazioni che colgono tutti di sorpresa sull’ex numero 10
Ci sono figure nel mondo del calcio che, sebbene abbiano smesso di giocare da diverso tempo, continuano ad avere le luci dei riflettori puntate su di sé, per il contributo che hanno dato a questo sport e all’immaginario collettivo. Insomma, quelle figure che possiamo definire autentiche leggende sul terreno di gioco. Alessandro Del Piero lo è stato, eccome.
Lo storico numero 10 della Juventus ha lasciato una impronta indelebile del suo passaggio, grazie alle sue gesta tecniche e non solo. Gol e trofei in gran quantità, una bravura decisamente fuori dal comune, al punto che non si sbaglia a definirlo uno dei calciatori italiani più forti della storia.
A lui sono molto legati, naturalmente, tutti i tifosi bianconeri, che vorrebbero un suo ritorno in pianta stabile nel club, magari come figura dirigenziale di spicco, ciò che finora non è ancora avvenuto. Anche gli avversari di un tempo, comunque, non hanno potuto che riconoscere la sua grandezza e tributargli la loro stima. Anche se emerge un particolare piuttosto inatteso, su quelli che erano i rapporti tra Del Piero e i suoi colleghi sul terreno di gioco. Qualcuno, in particolare, sostiene che Del Piero fosse abbastanza ‘antipatico’.
“A Del Piero preferivo Totti”: il racconto di Portanova spiazza tutti, il motivo
A raccontare questa versione, l’ex difensore Daniele Portanova, che è stato ospite di ‘Tv Play’ e nel corso di una lunga intervista in diretta ha svelato una serie di aneddoti molto interessanti relativi al periodo in cui ha militato in Serie A e non solo.
Su Del Piero, Portanova ha spiegato: “Ti snobbava e faceva il fenomeno, ovviamente parlo a livello calcistico. Del Piero stava sul c…o a centomila calciatori. Io vi posso dire che sebbene a livello di immagine sareste portati a fare il suo nome, in campo mi abbracciavo di più con Totti“. Questione, forse, anche di simpatie a pelle, o magari di un atteggiamento che portava Del Piero a essere piuttosto concentrato su se stesso e sulla sua squadra nei momenti di una partita. Ad ogni modo, all’ex attaccante tutti hanno riconosciuto sempre e comunque uno stile inappuntabile e una correttezza estrema, che gli hanno tributato applausi anche dai rivali più acerrimi.