Sperlonga / Emergenza in mare, salvate madre e figlia

Cronaca Sperlonga
Virgilio Federico, responsabile tecnico della Emarilù (a sinistra)
Virgilio Federico, responsabile tecnico della Emarilù (a sinistra)

SPERLONGA – “Non ho mai esitato a denunciare le storture registratesi nei servizi resi al pubblico. Con lo stesso spirito, voglio, questa volta, dare atto di un gesto che ha rappresentato per me e per la nostra bambina un provvidenziale intervento che ci ha tirato fuori da una brutta situazione venutasi a creare mentre eravamo in mare a Sperlonga”. E’ la signora Paola S., che scrive alla nostra redazione per esternare la gratitudine dell’intero suo nucleo familiare ai bagnini della cooperativa “Emarilù” di Terracina, operativi sui sei chilometri di spiaggia del litorale di Ulisse che, come lei stessa sottolinea, si sono dimostrati veramente provvidenziali nel soccorrere lei e la figlioletta ormai in balia delle forti correnti marine che le stavano trascinando via mentre facevano il bagno sul versante di levante della spiaggia di Sperlonga.

Virgilio Federico sulla moto d'acqua della Emarilù
Virgilio Federico sulla moto d’acqua della Emarilù

Questo il racconto della signora: “Il giorno 24/06/15 verso le 17:30 circa io e la mia famiglia eravamo  in mare presso uno stabilimento del litorale orientale di Sperlonga dove siamo tuttora ospiti. Il mare era agitato e caratterizzato da forti correnti. Al nostro  gruppetto si è  avvicinato  un bimbo che distrattamente  si è  fatto trascinare via dalla furia delle onde. Quando mi sono resa conto che aveva problemi  e stava  bevendo acqua  mi sono precipitata verso di lui per aiutarlo ma non appena  l’ho raggiunto  mi si è  aggrappato al collo non permettendomi di nuotare  e facendomi perdere  il controllo della situazione. Sono riuscita a farmi notare da mio marito che si è  precipitato in aiuto e ha preso il bimbo.

Io purtroppo  ero sfinita e non in grado  di  tornare a riva autonomamente con quella  forte corrente che mi spingeva a largo. A un certo punto ho sentito un angelo che mi afferrava: era il bagnino Matteo  Tammetta,  raggiunto poi   da un secondo bagnino, Fabio Cervelloni, i quali mi hanno trascinato con il salvagente e solo allora mi sono resa conto che era stata soccorsa anche mia figlia di 9 anni perché mi aveva raggiunta avendo seguito mio marito durante queste operazioni non rendendosi conto del pericolo.

Desidero, per lo slancio profuso dai ragazzi nello svolgimento del loro compito, ringraziare la Coop.  Emarilù  per questo  servizio  messo a disposizione  “fiore all’occhiello di questa già  meravigliosa località”. Ma soprattutto  grazie a questi ragazzi  pronti, sempre  attenti,  preparati e anche  gentili. Grazie alla loro professionalità  posso scrivere alla vostra redazione questa mail”.

Orazio Ruggieri