Aquino / Triangolare di calcio, per favorire l’integrazione attraverso lo sport

Sport

AQUINO – Il calcio è un veicolo privilegiato nell’integrazione perché assegna a ciascuno un ruolo preciso in un contesto collettivo di squadra e riesce ad abbattere le barriere e i muri che si creano all’esterno, perché nello sport si è tutti uguali.

Il linguaggio sportivo è universale, supera confini, lingue, religioni ed ideologie e possiede la capacità di unire le persone, creando ponti e favorendo il dialogo e l’accoglienza. Bisogna quindi incoraggiare, promuovere, e diffondere la cultura sportiva. In ogni disciplina e ad ogni livello.

Nello sport il ruolo dell’educatore e delle istituzioni  è fondamentale nel processo di formazione dei bambini e giovani ai suoi valori positivi: spirito di gruppo, integrazione, solidarietà, tolleranza, correttezza, amicizia. È necessario, quindi, garantire che tutti i soggetti – che rivestano un ruolo di responsabilità nei confronti di bambini e ragazzi – siano ben formati e qualificati, nonché, consapevoli dell’importanza dell’esempio.

Su questi presupposti, si è tenuto nella città di Aquino l’ennesimo evento organizzato dall’Assessore allo Sport Luca Di Ruzza, una triangolare di calcio che ha visto la straordinaria partecipazione di quasi 60 atleti. A farla da protagonista, oltre al divertimento, è stata la solidarietà e l’integrazione, infatti, al mini torneo hanno preso parte anche i ragazzi, provenienti da vari continenti, facente parte del   progetto della cooperativa sociale Ethica di Aquino.

Lo stesso Di Ruzza lancia un messaggio ai più giovani, invogliandoli alla pratica dello Sport:

“Il linguaggio sportivo è universale, supera confini, lingue, religioni ed ideologie e possiede la capacità di unire le persone, favorendo il dialogo e l’accoglienza. Perché l’attività sportiva unisce e non divide, costruisce ponti e non muri come indicano gli stessi cinque cerchi intrecciati, simbolo delle Olimpiadi, che evocano lo spirito di fratellanza. Bisogna quindi incoraggiare, promuovere e diffondere la cultura sportiva, l’unica realmente capace di farci sentire uniti e capaci di raggiungere tutti insieme traguardi altrimenti inimmaginabili.”