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Formia /Al via “DataLab Lazio Tour”. Regione Lazio e Comune di Formia per gli Open Data

Attualità Formia Regione Lazio

FORMIA – Parte da Formia il prossimo 9 aprile il “ DataLab Lazio Tour ”, il ciclo di cinque incontri nelle province laziali realizzato all’interno del progetto regionale Open Data Lazio. L’incontro è l’occasione per conoscere il lavoro di Regione Lazio e Comune di Formia sul fronte open data. Con questo concetto si intende la disponibilità di informazioni in formato aperto e riutilizzabile da parte di cittadini e imprese. La Regione ha da poco inaugurato il portale regionale “dati.lazio.it”, mentre Formia presenterà la piattaforma Open Data e Ambiente, in cui sono disponibili dataset su rifiuti, mobilità, energia, acqua e verde pubblico.

Nel corso di ogni incontro sarà presentata “Accademia Open Data Lazio”, il programma di formazione gratuita per amministrazioni ed enti del territorio laziale, sui temi della trasparenza, open data e open government.  L’appuntamento, dunque, è per il 9 aprile alle ore 9.30 presso il Comune di Formia. La giornata si articolerà su due momenti. Il primo dedicato alla presentazione del portale di “dati.lazio.it” e “Accademia Open Data Lazio”. Il secondo al laboratorio pratico per l’utilizzo degli open data.

La partecipazione è libera e gratuita. Per confermare la propria presenza è necessario effettuare la registrazione on line sul sito della Regione (il link è: http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=2802). Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero 06684251 o scrivendo all’indirizzo opendatalazio@regione.lazio.it

“E’ un appuntamento importante – sottolinea l’Assessore alla sostenibilità urbana e città intelligenti del Comune di Formia Claudio Marciano – per coinvolgere attivamente le amministrazioni e gli attori del territorio nel processo di apertura e utilizzo dei dati aperti. La trasparenza e la partecipazione si costruiscono sull’accesso alle informazioni per tutti, nonché sul principio del loro riuso. E’ un percorso pieno di ostacoli politici e culturali ma bisogna proseguire perché il futuro dell’economia locale si fonda sulla sua capacità di intercettare flussi, non solo di merci e persone, ma anche di comunicazione. Per riuscirci, bisogna aprirsi e mettersi in gioco, cominciando a capire che la burocrazia, cioè il potere delle carte da tenere nel cassetto per pochi intimi, è una forma di organizzazione obsoleta in via di rottamazione”.