Sperlonga / Sentenza demolizione per l’albergo Grotta di Tiberio, blitz Carabinieri Forestali

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SPERLONGA – Verificare l’operato del comune di Sperlonga in ordine al rispetto o meno della sentenza numero 1188 del 5 febbraio scorso del Consiglio di Stato che, confermando l’annullamento tutti i titoli autorizzativi emessi dallo stesso comune il 9 maggio 2022, aveva disposto l’abbattimento dell’hotel “Grotta di Tiberio” o, in subordine, il trasferimento della struttura nel patrimonio immobiliare del Comune. Con questo proposito i Carabinieri Forestali hanno operato a lungo mercoledì mattina presso la ripartizione tecnica del comune su disposizione della Procura di Latina: i militari, su mandato del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, hanno chiesto ed ottenuto di sequestrare l’intero carteggio tecnico-amministrativo prodotto dal comune di Sperlonga dal momento in cui, due mesi fa, i giudici amministrativi di secondo grado con una sentenza clamorosa, ponendo fine ad querelle quarantennale, avevano disposto la demolizione dell’hotel “Grotta di Tiberio”.

A chiedere l’intervento della Procura della Repubblica era stato il Partito Democratico che, dopo aver sollecitato il comune al rispetto del contenuto della sentenza del Consiglio di Stato, aveva prefigurato l’ipotesi del reato del mancato rispetto di un provvedimento di un organo giudicante. Proprio due giorni fa un altro monito ad intervenire era stato rivolto al Suap del comune di Sperloga, il Suap, al quale era stato invocato il “coraggio per adottare il provvedimento di revoca di tutti i titoli commerciali e per disporre l’immediata chiusura dell’attività di albergo-ristorante dell’Hotel Grotta di Tiberio”. Per il Pd di Sperlonga la sentenza, che sarebbe dovuta essere resa esecutiva entro un mese dalla sua notifica alle parti, “avrebbe dovuto costituire una pietra tombale sui tentativi di tenere in vita una struttura totalmente abusiva. Invece ha dato luogo ad un supremo atto di protervia e di assoluto dispregio della legalità: con avviso pubblico sul sito internet, la società proprietaria della struttura, ha aperto le prenotazioni per l’imminente stagione turistica”.

Insomma come se non fosse successo nulla – è il ragionamento del direttivo dei Dem di Sperlonga – con la gestione della struttura ricettiva impegnata, in occasione del ponte Pasquale appena trascorso, ad inaugurare la campagna di prenotazione per la stagione turistica 2024. Il Pd ignora “chi sia stato l’occulto suggeritore di una decisione tanto audace, assunta peraltro all’insaputa degli stessi legali della società, ma ciò che emerge in tutta evidenza è che l’hotel non sarebbe ancora oggi nella piena (seppur illegittima) disponibilità del suo proprietario se non si fosse avvalso della plateale condotta omissiva del dirigente della ripartizione tecnica e di quello Suap del Comune di Sperlonga. Il primo avrebbe dovuto provvedere ad emettere il provvedimento di mancata ottemperanza all’ingiunzione di demolizione, ormai irrevocabile, e avrebbe dovuto disporre l’avvio dell’iter finalizzato alla trascrizione della proprietà a favore del Comune, secondo le modalità definite sia dal Testo Unico dell’Edilizia, sia dalla recente sentenza ad adunanza Plenaria del Consiglio di Stato numero 16 del 11ottobre 2023. Dal canto suo, il dirigente Suap avrebbe dovuto emettere, nei confronti degli attuali gestori, il provvedimento di revoca di tutti i titoli commerciali e – ed il secondo atto d’accusa del Pd sperlongano – disporre l’immediata chiusura dell’attività di albergo-ristorante dell’Hotel Grotta di Tiberio” che, nonostante il provvedimento dei giudici di palazzo Spada, è regolarmente aperto.