Formia / Contrada Acqualonga , la lettera-appello del Comitato di quartiere contro l’ “incessante degrado”

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FORMIA – Qualcuno faccia qualcosa per la contrada Acqualonga a Formia. E’ diventato un vero e proprio quartiere con “un notevole graduale e continuo incremento demografico” ma senza “il conseguente adeguamento ai canoni strutturali e socio/culturali, essenziali per una civile convivenza di una comunità”. E’ molto di più di un appello che l’omonimo comitato di quartiere ha lanciato in una lettera che, inviata al sindaco Gianluca Taddeo, all’intera Giunta e ai 24 componenti del consiglio comunale, oltre a presentarsi lancia un monito ad intervenire per bloccare “l’incessante degrado del quartiere che progressivamente, senza alcuna disegno di sostenibilità, sprofonda”.

Il Comitato rivela di aver incontrato nei rispettivi uffici comunali gli addetti ai lavori esponendo le problematiche. Ha inviato numerose Pec e raccomandate, ha cercato di interloquire con i responsabili dei settori comunali “ma senza mai avere nessun riscontro, ignorati totalmente. L’unica opera che il quartiere ha ottenuto è il parco pubblico nella seconda traversa di via degli Archi ma resta un’ opera incompiuta, inaugurata improvvisamente, incompleta e senza coinvolgere il quartiere.”

Intanto il sindaco di Formia Gianluca Taddeo, in materia di manutenzione del territorio, ha annunciato l’avvio dei lavori per la sistemazione del parcheggio antistante la chiesa rupesrtre intitolata alla Madonna di Ponza nell’omonima via e quelli per la riqualificazione e messa in sicurezza di via Pasquale Testa, l’arteria che collega il quartiere medioevale di Castellone alla stazione ferroviaria, a via Divisione Julia e a piazza Santa Teresa. Un post di un sindaco compiaciuto (“Ero bambino quando percorrevo questo marciapiede, non pensavo dovesse capitare a me e alla mia Amministrazione provvedere alla sua riqualificazione e messa in sicurezza. Siete fantastici.”) ha innescato una velenosa polemica con l’ex assessore ed ex consigliere comunale di centro sinistra Enrico De Angelis.

Ha utilizzato le armi del sarcasmo e dell’ironia per ribadire come “a ciascuna generazione il compito di fare quel che altri non hanno fatto. Lei non avrà l’onere di fare i marciapiedi in via degli Orti, magari veda se riesce a fare quelli che proseguono verso Santa Croce, non avrà l’onere di costruire la scuola in via degli Orti, non avrà l’onere di costruire la scuola a Penitro, non avrà l’onere di rifare il lungomare di Vindicio, non ha l’onere di portare alla luce il Cisternone di Castellone e sistemarlo per consentire anche alla sua amministrazione e a chi gestisce i beni archeologici cittadini di gratificarsi proponendo la storia di questi luoghi come volano turistico e di conoscenza – ha aggiunto D’Angelis – quelli di prima avessero fatto tutto non sarebbe stato necessario eleggerla. Ora faccia quel puo’ e le diremo bravo, ma non è che Formia ha iniziato a campare solo da quando lei è Sindaco. Lo dico da ex amministratore appartenente ad un paio di quelle amministrazioni delle quali lei tiene a sottolineare il non aver fatto nulla. Se altri ex amministratori lasciano passare in silenzio queste sue battute mi sa che non sono fieri di quel che hanno comunque fatto per dare alla città quel che potevano dare per farla crescere. Poi certo, abbiamo fatto i nostri errori. Alla fine tireremo le somme delle sue opere e dei suoi errori, sperando ne faccia pochi, in modo che Formia, si rilanci, ma sul serio”.