Attualità

Fondi / Giorno del Ricordo: approfondimento storico con studenti per non dimenticare “Martiri delle Foibe”

FONDI – Nozioni storiche ancora poco approfondite sui libri di testo, racconti di vita vissuta, struggenti aneddoti rimasti nel silenzio per decenni, alcune domande e tanti momenti di riflessione: grande interesse questa mattina da parte degli studenti della città che hanno preso parte ad un incontro organizzato in occasione del Giorno del Ricordo. Una ricorrenza, quest’ultima, che ricade il 10 febbraio ma che il Comune di Fondi ha deciso di celebrare oggi per coinvolgere maggiormente i giovani.

Centinaia i ragazzi che hanno ascoltato lo storico Fausto Orsini e diversi esponenti dell’Associazione nazionale Friuli Venezia Giulia e Dalmazia intervenuti presso il centro “Dan Danino di Sarra” per trasmettere alle future generazioni un drammatico capitolo di storia che non può e non deve essere dimenticato. Giorni di rivendicazioni, vendette politiche e odio etnico sono sentimenti che, purtroppo, come ricordato dai relatori, non fanno parte del passato in quanto ancora di grande attualità. Autorità, studenti e ospiti, dopo aver approfondito diversi aspetti storici, si sono spostati in Piazza Martiri delle Foibe per deporre una corona e raccogliersi in un minuto di silenzio. 

«Oltre a quanto abbiamo avuto modo di ascoltare – ha commentato il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – dobbiamo pensare che ci sono migliaia di storie di famiglie distrutte, vite spezzate, bambini uccisi o coetanei rimasti orfani finite nell’oblio. C’è tutto questo e tanta altra sofferenza dietro una guerra ed è per questo che siamo qui, tutti insieme, a ripassare e rivivere la storia. Siamo qui tutti insieme affinché quanto accaduto, non solo nelle gole carsiche e nei campi di prigionia, ma anche in molte altre zone calde del pianeta, non si ripeta».

«L’auspicio – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Vincenzo Carnevale rivolgendosi agli studenti – è che eventi come questo possano contribuire a imprimere nelle menti di ognuno di voi, un po’ più di come potrebbe fare lo studio di una paginetta, un capitolo di storia troppo spesso rimasto nell’oblio».

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