Cronaca

Formia / Spaccio di droga al mini-market: fissate le prossime date del processo, ad aprile la sentenza

FORMIA – Con l’audizione di alcuni testi citati dalle difese è proseguito davanti il Tribunale di Cassino il processo antidroga che vede imputati i componenti di un’organizzazione che, smantellata da Polizia e Guardia di Finanza coordinati dalla Dda di Roma, sarebbe stata capeggiata da due coniugi titolari di un mini-market nel quartiere di Mola a Formia, Carmina Fustolo e Italo Ausiello. L’ultima è stata un’udienza interlocutoria in vista del finale calendarizzato dal collegio giudicante formato dal presidente Marco Gioia e dai giudice a latere Maria Cristina Sangiovanni e Pio Cerase.

Il 20 marzo sono previste l’attesa requisitoria della pubblica accusa e le arringhe dei primi difensori che termineranno il 28 marzo;  mentre il 18 aprile, dopo le eventuali repliche, è prevista la sentenza. Nel penultimo atto del procedimento penale (il 12 gennaio scorso) il giudice Gioia aveva avuto il suo bel da fare per gestire il corretto andamento dell’udienza a cui aveva partecipato in video conferenza da una località protetta il presunto collaboratore di giustizia di questa organizzazione, Giuseppe Basco. Contro di lui si era scagliato prima uno degli imputati, Giafranco Simeone, che l’aveva accusato di recitare un ruolo commissionatogli – aveva detto – dai Pm della Dda – e poi lo stesso Basco, nel corso del durissimo interrogatorio tenuto dal legale dei due principali imputati, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, gli ha rivolto chiare minacce al punto da sottolineare di sapere dove si trova il suo studio.

L’udienza del processo del resto aveva messo in mostra le dinamiche e i rapporti all’interno dell’organizzazione con i suoi diversi canali di approvvigionamento della droga (in particolar modo da Fondi), soprattutto cocaina, da parte della Fustolo.

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