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Latina / L’Asl non ha personale per lavorare al bilancio, deve ricorrere ad una società esterna

LATINA – L’Asl di Latina non è più appetibile non solo da medici ed infermieri ma anche dal cosiddetto personale amministrativo. E’ arrivato il tempo di approvare il bilancio dell’esercizio 2023 e nell’impossibilità di farlo in considerazione dei tempi contingentati e dell’esiguità e della carenza dell’organico disponile l’azienda sanitaria pontina è stata costretta ad “affittare” le figure professionali per il modico importo di 106mila euro e mezzo per poco più di quattro mesi, sino al maggio 2024. E’ l’inverosimile contenuto della determina dirigenziale assunta dalla direttrice generale dell’Asl pontina Silvia Cavalli per evitare al fotofinish di avere il bilancio d’esercizio 2023 commissariato dalla Regione Lazio.

L’organico dell’Uoc “Bilancio e contabilità” da tempo ridotto all’osso (“ogni misura di riorganizzazione delle risorse non sono risultati idonei a coprire la grave carenza di personale amministrativo”) e così che l’Asl ha cercato in zona Cesarini di attingere allo scorrimento della graduatoria del concorso indetto dall’Asl Roma 1 per i collaboratori amministrativi ma anche questo tentativo è andato male. Quelli potenzialmente idonei hanno fatto sapere di essere già collocati professionalmente o di non essere interessati a lavorare per l’Asl di Latina. Per di più a tempo determinato, per soli quattro mesi. La direttrice generale dell’Asl è stata costretta, suo malgrado, a ricorrere al privato e la scelta, alla fine, è caduta su una sorta di agenzia interinale di Roma, la “Crinali srl” che ha presentato un progetto finalizzato “ad efficientare i processi e le procedure tecnico-amministrative afferenti al ciclo passivo degli enti del sistema sanitario regionale”.

Nello specifico la “Crinali srl” ha deciso di mettersi a disposizione dell’Asl pontina per svolgere queste mansioni: supporto alla gestione della contabilità generale, bilancio e budget; aggiornamento e controllo dei flussi economici-finanziari: monitoraggio degli adempimenti verso la Regione Lazio ed altri enti e revisione e aggiornamento delle procedure del ciclo attivo e passivo. L’Asl di Latina, di fatto, ha “affittato” tre consulenti esterni che hanno tre distinte figure professionali: Project manager, senior e Middle. La stessa determina della direttrice generale prevede quali saranno i distinti costi giornalieri per ciascuno di loro: 650 euro per il primo (arriverà a guadagnare del periodo oggetto della consulenza 45.500 euro), 500 euro per il secondo (40mila euro) e “soltanto” 350 euro per il terzo (che guadagnerà 21mila euro tondi tondi).

La somma algebrica di questi importi ad personam è di 106mila e 500 euro a cui bisognerà aggiungere l’Iva al 22%. Bisognerà capitalizzare questo incarico straordinario e la dottoressa Cavalli ha nominato quale “Dec” dell’incarico esterno la stessa direttrice facente funzione della Uoc aziendale “Bilancio e contabilità”, la dottoressa Tizia Baseggio, una dei tanti dirigenti che stanno garantendo la funzionalità gestionale dell’Asl pontina che attende di capire il suo futuro. Il prossimo 14 marzo scadrà l’incarico triennale conferito alla dottoressa Cavalli che, in assenza della pubblicazione del bando pubblico da parte del nuovo corso politico alla Regione Lazio, resterà al timone dell’Asl di via Celli almeno sino al prossimo autunno.

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